Campiglia, un’amministrazione non trasparente
CAMPIGLIA 10 febbraio 2014 — Le seguenti osservazioni sono state depositate in Comune il giorno 30 gennaio 2014 in merito alla discussione dei piani triennali sulla trasparenza e sulla prevenzione della corruzione. Su tali piani, redatti dalla segretaria comunale, non abbiamo avuto niente da eccepire, ma abbiamo voluto cogliere l’occasione nella quale era stato aperto il dialogo con i cittadini per far presenti alla Giunta le inadempienze da noi riscontrate.
Ai sensi del Decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 recante “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicita’, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”, il Movimento 5 stelle di Campiglia Marittima porta all’attenzione della giunta del medesimo comune le seguenti mancanze in quanto a dati resi pubblici nel sito istituzionale dell’ente:
- la Relazione di cui all’articolo 10 del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150 (Relazione sulla performance) è assente alla voce del sito ad essa corrispondente, si veda art. 10, comma 8, lettera b) del D. lgs. n. 33;
- i collegamenti alle norme di legge statale. Ne esiste solo un vago riferimento nel database corrispondente alla sezione del sito “normativa”, si veda art. 12, comma 1 del D. lgs. n. 33 “[…] le pubbliche amministrazioni pubblicano sui propri siti istituzionali i riferimenti normativi con i relativi link alle norme di legge statale pubblicate nella banca dati «Normattiva» che ne regolano l’istituzione, l’organizzazione e l’attivita’[…]”;
- la sezione del sito “statuti” è priva di informazioni. Inoltre, non sono pubblicati gli estremi degli atti e dei testi ufficiali aggiornati come prescritto dall’art. 12, comma 2 del D. lgs n. 33 “Con riferimento agli statuti e alle norme di legge regionali, che regolano le funzioni, l’organizzazione e lo svolgimento delle attività di competenza dell’amministrazione, sono pubblicati gli estremi degli atti e dei testi ufficiali aggiornati”;
- molti dati (ex. Sezione “Rendiconti dei gruppi consiliari” : priva d’informazioni) di cui all’art.13, comma 1 del D. lgs n. 33 “Le pubbliche amministrazioni pubblicano e aggiornano le informazioni e i dati concernenti la propria organizzazione […]”;
- non sono pubblicati, con riferimento a tutti i componenti dell’organo d’indirizzo politico, a) l’atto di nomina o di proclamazione, con l’indicazione della durata dell’incarico o del mandato elettivo; b) il curriculum; c) i compensi di qualsiasi natura connessi all’assunzione della carica; gli importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubblici; d) i dati relativi all’assunzione di altre cariche, presso enti pubblici o privati, ed i relativi compensi a qualsiasi titolo corrisposti; si veda l’art. 14, comma 1, lettere a), b), c), d) del D. lgs n. 33;
- non sono pubblicati, con riferimento ai titolari di incarichi amministrativi di vertice e di incarichi dirigenziali, a qualsiasi titolo conferiti, nonche’ di collaborazione o consulenza: a) gli estremi dell’atto di conferimento dell’incarico; si veda art. 15, comma 1, lettera a) del D. lgs n. 33;
- non sono pubblicati molti atti di conferimento di incarichi a soggetti esterni retribuiti come disposto dall’art. 15, comma 2 del D. lgs n. 33 “La pubblicazione degli estremi degli atti di conferimento di incarichi dirigenziali a soggetti estranei alla pubblica amministrazione, di collaborazione o di consulenza a soggetti esterni a qualsiasi titolo per i quali e’ previsto un compenso […] sono condizioni per l’acquisizione dell’efficacia dell’atto e per la liquidazione dei relativi compensi.”
Il Codice dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni deve essere, ai sensi dell’art. 1, comma 44 della legge n. 190 del 26 novembre 2012 “Ciascuna pubblica amministrazione definisce, con procedura aperta alla partecipazione e previo parere obbligatorio del proprio organismo indipendente di valutazione, un proprio codice di comportamento che integra e specifica il codice di comportamento di cui al comma 1.” aperto a contributi provenienti dai cittadini e dalle associazioni per un certo lasso di tempo, così come è stato fatto per il Piano triennale di prevenzione della corruzione e per il Programma triennale per la trasparenza e l’integrità.
Con riferimento al Piano triennale di prevenzione della corruzione raccomandiamo la realizzazione dell’analisi del rischio sul livello di esposizione degli uffici al rischio di corruzione che ogni singola amministrazione deve effettuare — come prescritto dalla legge n. 190 del 2012 – attraverso una completa mappatura dei processi. A tal proposito, l’art 1, comma 9, della sopracitata legge, individua una serie di attività da considerare a più elevato rischio di corruzione, come di seguito specificato:
a. autorizzazione o concessione;
b. scelta del contraente per l’affidamento di lavori, forniture e servizi, anche con riferimento alle modalità di selezione prescelta, ai sensi del codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture di cui al DLgs 12 aprile 2006, n. 163;
c. concessione ed erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari, nonché attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati;
d. concorsi e prove selettive per l’assunzione del personale e progressioni di carriera di cui all’art. 24 del Dlgs. 150/2009.
Portiamo infine alla vostra attenzione il fatto che — in data 5/02/2014 – l’amministrazione comunale ha reso nota l’imminente seduta del Consiglio comunale solamente due ore prima dell’inizio dei lavori. Vi chiediamo quindi di comunicare con l’anticipo dovuto le prossime sedute del Consiglio comunale.
Il Movimento 5 stelle di Campiglia Marittima