Tutto tace, niente di nuovo sta accadendo

· Inserito in È accaduto, Lavoro e lavori

PIOMBINO 5 otto­bre 2017 — Ci riv­ol­giamo a tut­ti i lavo­ra­tori e a tut­ti i cit­ta­di­ni del­la Val di Cor­nia. La situ­azione eco­nom­i­ca del­la zona è ormai a un pun­to di crit­ic­ità molto alto. La fab­bri­ca siderur­gi­ca è prati­ca­mente fer­ma dall’inizio del 2017. Ipote­si di bonifi­ca non ne esistono, tan­to meno pro­gram­mi seri di diver­si­fi­cazione.
Le ultime inizia­tive del MISE (l’addendum; la ricer­ca del part­ner per la siderur­gia) mostra­no quel­lo che effet­ti­va­mente sono: modi per pren­dere tem­po e man­tenere cal­mi i lavo­ra­tori. Ma anche per le altre attiv­ità non diret­ta­mente con­nesse alla siderur­gia la situ­azione non si pre­sen­ta migliore: eser­cizi com­mer­ciali che chi­udono; gio­vani e dis­oc­cu­pati che emi­gra­no; servizi che per­dono di qual­ità; liberi pro­fes­sion­isti sen­za clien­tela; arti­giani che ces­sano l’attività… Non sarà solo il tur­is­mo bal­n­eare, con la sua mod­es­ta capac­ità di spe­sa e sen­za un piano serio, che risolverà i nos­tri prob­le­mi; né inter­ven­ti sco­or­di­nati, affi­dati a multi­nazion­ali capaci di cam­biare idea ad ogni giro di ven­to, e nep­pure un por­to che rischia di diventare suc­cur­sale di quel­lo di Livorno per trattare le ecce­den­ze di quest’ultimo.
All’interno di una situ­azione mate­rial­mente dis­as­tra­ta si col­lo­cano poi in maniera clam­orosa le inadem­pien­ze di ammin­is­trazione locale e sin­da­cati con­fed­er­ali: han­no fat­to dell’immobilismo il loro uni­co atteggia­men­to, invece di prodi­gar­si per far diventare Piom­bi­no una verten­za nazionale. È più che mai indis­pens­abile che i sin­da­cati recu­peri­no la loro autono­mia dal gov­er­no, per unifi­care le verten­ze delle cat­e­gorie  delle aziende in crisi, sot­to­poste all’attacco dei datori di lavoro.
Far diventare Piom­bi­no un caso di emer­gen­za nazionale è l’unico modo di forzare il gov­er­no e tut­ti gli attori coin­volti a fare la pro­pria parte. È inter­esse anche di com­mer­cianti, arti­giani, liberi pro­fes­sion­isti ed ogni altra cat­e­go­ria che vive ed opera nel ter­ri­to­rio mobil­i­tar­si con tut­ta la forza pos­si­bile per smuo­vere le acque.
L’attesa è la morte, l’unica sper­an­za è la mobil­i­tazione.
Il Coor­di­na­men­to Art.1 – Camp­ing CIG ha inizia­to la pro­pria opera di crit­i­ca e di pro­pos­ta, con­tro tut­to e tut­ti, con un “campeg­gio” di cass­in­te­grati pres­so la Sol. Oggi, a dis­tan­za di due anni esat­ti, tor­ni­amo nel­lo stes­so pos­to.
Saba­to 7 e domeni­ca 8 otto­bre si ter­rà un pre­sidio nell’aiuola pres­so la Sol per evi­den­ziare la trag­i­ca situ­azione in cui ci tro­vi­amo e per sol­lecitare la mobil­i­tazione di tutte le forze vive del ter­ri­to­rio, pri­mi tra tut­ti i lavo­ra­tori. Invi­ti­amo quin­di tut­ti a parte­ci­pare a questo momen­to di incon­tro per chiarir­ci le idee, per dis­cutere di soluzioni, per orga­niz­zare forme di mobil­i­tazione capaci di impedire che la nos­tra situ­azione cada nell’oblio e alla fine si accetti­no soluzioni al rib­as­so, che rap­p­re­sen­tereb­bero la lenta deca­den­za e mar­gin­al­iz­zazione del nos­tro ter­ri­to­rio.

Coor­di­na­men­to Art. 1 – Camp­ing CIG

PIOMBINO 7 otto­bre 2017 — È decol­la­to il Camp­ing CIG 2017, alla roton­da del­la SOL, lun­go il viale di acces­so a Piom­bi­no.
Per il ter­zo anno con­sec­u­ti­vo, i col­lau­dati attivisti del Coor­di­na­men­to Art.1‑Camping CIG dan­no vita al campeg­gio dei cass­in­te­grati e dei dis­oc­cu­pati. Obbi­et­ti­vo dichiara­to: sveg­liare l’opin­ione pub­bli­ca di Piom­bi­no e del­la Val di Cor­nia, di fronte alla trage­dia che lavo­ra­tori e lavo­ra­tri­ci ex Luc­chi­ni e indot­to stan­no suben­do ormai da anni, sen­za alcu­na cred­i­bile prospet­ti­va per il futuro.
Oggi alle 16.30 attra­verserà la cit­tà anche il treni­no del­la protes­ta e del­la pro­pos­ta, l’u­ni­co “treno” in attiv­ità, men­tre i treni di lam­i­nazione delle storiche acciaierie piom­bi­ne­si, acquisite da Cevi­tal, sono fer­mi da tem­po. “Boni­fiche acciaio dirit­ti lavoro”, uno degli slo­gan al cen­tro del­l’inizia­ti­va.
Il Sin­da­co di Livorno Nog­a­rin (M5S) ha fat­to visi­ta al Camp­ing CIG  alle  23.
Coor­di­na­men­to Art.1‑Camping CIG

PIOMBINO 8 otto­bre 2017 — Oggi si con­clude il pre­sidio che il Coor­di­na­men­to Art.1 – Camp­ing CIG ha orga­niz­za­to pres­so la roton­da del­la SOL a Piom­bi­no. Non abbi­amo det­to niente di nuo­vo, PERCHÉ NIENTE DI NUOVO STA ACCADENDO. È esat­ta­mente questo che vol­e­va­mo sig­nifi­care: dopo due anni esat­ti, dal giorno in cui abbi­amo inizia­to con il pri­mo “campeg­gio dei cass­in­te­grati e dei dis­oc­cu­pati” a denun­cia­re l’inconsistenza e le false promesse di forze di gov­er­no e sin­da­cati; dopo che è sot­to gli occhi di tut­ti che la situ­azione è sta­ta colpevol­mente las­ci­a­ta degener­are fino alla cat­a­strofe; dopo che oggi c’è la cor­sa da parte di tut­ti a met­ter­si in fila per urlare a squar­ci­ago­la che “io l’avevo det­to per pri­mo” (ormai aspet­ti­amo solo che Rossi dica che lui l’aveva det­to pri­ma anco­ra che conosces­si­mo l’esistenza di un tal Rebrab); dopo tut­to questo, l’immobilismo reg­na sovra­no!
Intan­to, assis­ti­amo al triste e tris­to spet­ta­co­lo del­la forza di gov­er­no, il Pd, in seno alla quale si com­bat­te ormai per bande scam­bian­dosi addirit­tura accuse di “mafiosità” a pre­scindere dai con­tenu­ti politi­ci di mer­i­to.
Intan­to, i sin­da­cati aprono una verten­za con l’azienda… sui “loro” per­me­s­si sin­da­cali, dis­tac­chi e quant’altro.
Ci riv­ol­giamo anco­ra una vol­ta ai lavo­ra­tori ed ai cit­ta­di­ni di ogni età e ceto sociale: siamo tut­ti sul­lo stes­so piano incli­na­to che ci por­ta a cadere nel bara­tro. È urgente far sen­tire la nos­tra voce, gri­dare la nos­tra rab­bia e la nos­tra volon­tà di cam­bi­a­men­to. È urgente dire a questi sig­nori che han­no gesti­to così mala­mente la situ­azione che se ne devono andare, che l’occupazione deve essere la pri­ma pre­oc­cu­pazione, che la pro­duzione deve ripar­tire in fab­bri­ca per garan­tire un min­i­mo di occu­pazione, che le boni­fiche e le infra­strut­ture sono indis­pens­abili per la diver­si­fi­cazione. MOBILITIAMOCI PER PIOMBINO E LA VAL DI CORNIA E FACCIAMOLO IN FRETTA, PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI! Mobili­ti­amo­ci insieme ai lavo­ra­tori siderur­gi­ci di Taran­to e Gen­o­va, per costru­ire il più ampio movi­men­to delle aziende e delle cat­e­gorie in crisi, sot­to attac­co da parte dei datori di lavoro.

Coor­di­na­men­to Art. 1 – Camp­ing CIG

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