Camping CIG: doneremo anche noi ma con rabbia
PIOMBINO 3 aprile 2020 — Il Coordinamento Art 1 – Camping CIG si è associato ad una delle varie iniziative sorte per raccogliere fondi in favore dell’ospedale di Piombino, finalizzati alla cura dei malati di Covid-19.
Lo ha fatto dopo un serrato dibattito interno: è giusta la chiamata generale alla generosità dei singoli, chiamata che ci arriva quotidianamente dai media, quando lo Stato, che ci tartassa di tasse, preferisce dirottare 37 miliardi in pochi anni dalla sanità pubblica a quella privata mentre aumenta di 25 miliardi le spese militari? In che mani mettiamo i nostri pochissimi soldi noi cassaintegrati, precari, pensionati, come anche tutta la folta schiera di disoccupati e sotto-occupati che l’ attuale crisi sta incrementando a dismisura? In mano a quegli stessi apparati politico-burocratici che hanno gestito sin dagli anni ‘90 tagli progressivi e inesorabili al Sistema Sanitario Nazionale, frutto delle lotte sociali degli anni ‘70? In mano a quella classe politica che, insieme ai vertici della UE, ci ha messo al collo il cappio della speculazione internazionale sui titoli pubblici, dei patti di stabilità, del pareggio di bilancio in Costituzione, della austerità omicida? Si, perché a questo dobbiamo, in gran parte, le migliaia di malati che intasano oggi le corsie degli ospedali, i letti di terapia intensiva e infine le sale mortuarie e i forni crematori. Di fronte al disastro sanitario ampiamente annunciato, prima con la demolizione dei servizi territoriali di prevenzione e assistenza, poi con la chiusura di centinaia di ospedali e la drastica riduzione di posti letto, ora ci sottopongono ad un macabro ricatto che suona così: o donazioni o morte. Noi, alla fine della accesa discussione, abbiamo deciso di chinare il capo e sottostare al ricatto e di donare quel che dalle nostre misere tasche può uscire. Sottostiamo al ricatto di uno Stato che regala miliardi alle élites finanziarie cosmopolite e che si finge accattone bussando alle porte di disoccupati e sotto-occupati . Perchè lo facciamo? Perchè nell’ immediato non donare vuol dire concretamente condannare qualche malato in più alla morte. Perchè siamo solidali con i malati che oggi devono affrontare non solo il calvario della malattia, ma anche quello del confronto/scontro con le istituzioni sanitarie che non riescono a curarli precocemente e ad assicurare ricovero e terapie intensive a chi ne ha bisogno; bisogno per sopravvivere! Perché siamo solidali con tutti gli operatori sanitari del tanto ingiustamente bistrattato servizio pubblico; operatori che portano oggi, con coraggio e con onore, tutto il peso di una battaglia che devono combattere a mani nude e letteralmente a viso scoperto, a rischio anch’essi di soccombere di fronte all’ invisibile nemico; operatori costretti talora, per mancanza di attrezzature, persino a scegliere chi far vivere e chi no! Doniamo per loro e lo facciamo con convinzione; ma anche con tanta rabbia, verso la classe politica al potere, verso i governi di qualsiasi colore succedutisi negli ultimi decenni, che hanno ridotto il nostro Servizio Sanitario Nazionale, già esempio di eccellenza, nello stato attuale di catastrofica impotenza. Doniamo ma non dimenticheremo e continueremo a lottare per il diritto di tutti al lavoro, alla salute, alla vita.
Coordinamento Art.1- Camping CIG