Nuovo canile, il Comune verso la gara per il gestore
PIOMBINO 24 giugno 2018 — La giunta municipale di Piombino ha deliberato l’atto di indirizzo per la gestione del nuovo canile a Montegemoli, l’organizzazione del trasferimento dei cani già ospitati nei box della località Macelli e la continuazione dell’attività di gestione attuale in attesa della predisposizione della gara per affidare la nuova struttura al gestore vincitore. Nella stessa delibera, adottata mercoledì scorso, è stato anche conferito al settore lavori pubblici il mandato “per la progettazione dell’intervento di adeguamento del canile in località Montegemoli con la previsione del canile sanitario e relativi servizi, e per il conseguente avvio delle procedure di gara per l’affidamento dei lavori”.
Come specificato nell’atto, il nuovo investimento, sollecitato a più riprese negli incontri con le associazioni animaliste, in particolare dalla Casa di Margot, verrà finanziato per un importo di 100mila euro, con parte dei proventi derivanti dalla vendita degli immobili un tempo utilizzati dagli ex licei in via Cavour.
L’atto della giunta è stato adottato alla vigilia della presentazione, alle associazioni ambientaliste e alla stampa, della nuova struttura di Montegemoli. Il canile, le cui caratteristiche sono state più volte descritte negli articoli di Stile libero Idee dalla Val di Cornia, dovrebbe essere terminato alla fine di giugno secondo le indicazioni della delibera e le dichiarazioni di amministratori e progettisti. Quindi verrà attivata la procedura di accreditamento da parte dell’Asl (passaggio dal positivo esito scontato: il veterinario Marco Del Torto, responsabile dell’unità igiene urbana dell’Asl –area nord-ovest, si è detto “favorevolmente colpito dalla struttura: davvero un bel canile”).
Successivamente avrà luogo il trasloco degli animali che dovrebbe quindi avvenire nel mese di luglio. Nella delibera, al riguardo, viene descritta questa situazione relativa ad un totale di 44 esemplari: sono 19 i cani ricoverati in una struttura a Campagnatico con la gestione a cura dell’Enpa; sono 2 i cani assegnati in affido temporaneo a privati a seguito del progetto promosso dall’Enpa e denominato ”Adotta un nonno”; sono 18 i cani affidati temporaneamente a cittadini o direttamente all’Enpa; sono 5 i cani ricoverati presso il canile sanitario in località Macelli con gestione a cura dell’Enpa.
Attualmente, nella nuova struttura, sono in esecuzione i lavori di allacciamento alla rete fognaria ed alle linee elettriche. Non sono ancora presenti le altre piante promesse dal Comune. Esse dovrebbero essere sistemate, già in dimensioni adeguate e in prossimità delle gabbie, dopo la fine dei lavori edili. Si parla di 10–12 gelsi platanoidi che vengono descritti dai tecnici come specie utilizzate per produrre ombra in parchi e giardini, piante, fino a sei metri di altezza, ad alta resistenza alla siccità. E quest’ultima caratteristica non è proprio da scartare perché è innegabile che l’ambiente in cui sorge il nuovo canile sia abbastanza brullo e sufficientemente arido. Che caldo e freddo siano problemi è altrettanto innegabile e al momento la speranza è riposta tutta nelle protezioni che dovranno svolgere i pannelli fonoassorbenti e isolanti termici con cui sono stati rivestiti tetti e pareti delle gabbie.
Altre aree meno prossime ai box (la delibera parla di 50 cani ospitabili, nel progetto e nelle conferme dei tecnici, durante la visita, sono state indicate 46 postazioni) sono ancora da rendere verdi. Al riguardo sono state affidate le opere alla Cooperativa giovanile di lavoro per 10mila euro e alla società per l’irrigazione Termosolare di Piombino per altri 10mila euro.
Al gestore della gara di appalto per il nuovo canile spetterà verosimilmente l’onore, non poco gravoso, per la manutenzione delle aree verdi.
Pronte invece le zone per la sgambatura a ridosso delle gabbie: 64 metri quadrati ciascuno a servizio di quattro box.
Giudizi estetici sul nuovo canile potrebbero non essere positivi: il rilevante numero di pannelli a rete che dividono le postazioni non danno una bella impressione ma alternative non sono facile da indicare e forse davvero per i cani meglio la funzionalità della eccessiva cura dell’immagine esteriore.
Opportuno un intervento del Consorzio di bonifica sui fossi che circondano esternamente il nuovo canile. Una ripulitura non è auspicabile ma addirittura necessaria.
Non ci sono indicazioni per i tempi di effettuazione della gara per il gestore. Verosimilmente si arriverà all’autunno con la conferma dell’Enpa anche nel ruolo di tampone in attesa del vincitore.
L’Enpa, a seguito di una procedura di evidenza pubblica, ha avuto dal Comune l’affidamento dei servizi di gestione del canile municipale allora in località Macelli, di accalappiatura dei cani vaganti, del coordinamento delle colonie feline per tutto il 2015 ed il 2016 per un corrispettivo di 90 mila euro. Al momento del ricorso presentato dall’avvocato Alessandro Napoleoni in seguito ai rumori provenienti dal canile, il Comune ha prorogato all’Enpa, alle stesse condizioni del primo affidamento, l’incarico a gestire i servizi, cosa che continua anche oggi.