Canile rumoroso, Comune condannato: e ora?
PIOMBINO 15 settembre 2016 — Ci troviamo nuovamente di fronte alle conseguenze delle scelte improvvisate e non programmate delle amministrazioni che hanno governato questo territorio: l’avvocato Napoleoni ha vinto la causa contro il Comune relativamente all’impatto acustico del canile municipale. Al di là del merito della questione, ci interessa evidenziare le contraddizioni che il Comune di Piombino continua a mostrare nelle sue programmazioni urbanistiche e di bilancio. Sono anni che si parla di realizzare un nuovo canile fuori dalla città, tanto che qualche anno fa fu anche realizzato un progetto a tal fine, con tanto di previsione nel regolamento urbanistico dell’area interessata. Contemporaneamente, sempre nel regolamento urbanistico, si prevede la realizzazione di strutture turistico-ricettive nella zona degli ex macelli, previsione per la quale sono anche state effettuate procedure di esproprio, sulle quali il Comune ha perso il ricorso intentato dai proprietari sull’importo dello stesso. Nel 2012 ( sotto l’amministrazione Anselmi ) l’avvocato Napoleoni acquista la sua abitazione nelle vicinanze del canile, in conseguenza dell’impegno del Comune di realizzare la nuova struttura fuori dalla città, ma, invece di portare avanti le proprie scelte urbanistiche, il Comune cosa fa? Decide di spendere quasi 120mila euro (60mila euro dei quali relativi al lascito della Sig.ra Gabellieri) per ristrutturare l’esistente. Tutto ciò avrebbe anche un senso, a patto che non vi siano situazioni pendenti in merito a tale struttura. Adesso che l’avvocato ha vinto la sua causa, ci troviamo di fronte ad una tempistica di 90 giorni per poter sanare la situazione acustica, con l’impiego di ulteriori 230mila euro circa per istallare delle barriere che assorbano i rumori, oltre al pagamento delle spese legali e della perizia, nonché 50,00 euro giornalieri per ogni giorno di ritardo, trascorsi i 90 gg, per il disagio arrecato ai proprietari dell’abitazione adiacente. In alternativa è necessario ricollocare i 50 cani in una nuova struttura, di fatto avendo letteralmente “sprecato” l’investimenti di restyling del canile effettuato un anno fa. È doveroso sottolineare come, oltre allo spreco di denaro pubblico, si rischia di perdere una struttura che, oltre all’innegabile utilità per la gestione del fenomeno del randagismo, ha anche un’ innegabile funzione sociale per molti cittadini. È possibile continuare a fare scelte sconsiderate che non guardano al lungo termine e che si rivelano immancabilmente errate? È possibile continuare a spendere i soldi pubblici senza una vera programmazione del territorio, ignorando le problematiche già esistenti e minimizzando le conseguenze che ne potrebbero scaturire? Noi crediamo di no.
MoVimento 5 Stelle Piombino