Capuano: critiche pretestuose al piano mobilità

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PIOMBINO 31 agos­to 2018 — L’assessore ai lavori pub­bli­ci e alla mobil­ità Clau­dio Capuano risponde alle sol­lecitazioni del capogrup­po di “Ascol­ta Piom­bi­no” Ric­car­do Gelichi, pub­bli­cate sul­la stam­pa locale, in mer­i­to al Piano del­la mobil­ità urbana sosteni­bile (PUMS).
“Fran­ca­mente non capis­co le osser­vazioni del con­sigliere Gelichi sul Piano del­la Mobil­ità Sosteni­bile apparse sul­la stam­pa locale – affer­ma  Capuano —  Poco com­pren­do cosa voglia dire quan­do affer­ma che “ques­ta mag­gio­ran­za si dilet­ta a fare accad­e­mia copiando Svezia e Fin­lan­dia“.
L’elaborazione del PUMS deri­va, obi­et­ti­va­mente, da indi­cazioni europee sin dal­la fine degli anni Novan­ta, poi recepite nel nos­tro Paese, che vedono nel­la polit­i­ca dei trasporti uno dei prin­ci­pali pilas­tri del­la strate­gia comune euro­pea in tema di sosteni­bil­ità urbana.
In tale quadro i Piani Urbani del­la Mobil­ità Sosteni­bile (PUMS), già adot­tati in tan­tis­si­mi Comu­ni ital­iani e di tutte le dimen­sioni – affer­ma Capuano —  pon­gono al cen­tro le per­sone e la sod­dis­fazione delle loro esi­gen­ze di mobil­ità, seguen­do un approc­cio traspar­ente e parte­ci­pa­ti­vo che prevede il coin­vol­gi­men­to atti­vo dei cit­ta­di­ni e di altri por­ta­tori di inter­esse fin dall’inizio del suo proces­so di definizione.
Per sua natu­ra, dunque, il PUMS è un piano strate­gi­co che si pone l’obiettivo di “ori­entare” la mobil­ità in sen­so sosteni­bile con un oriz­zonte tem­po­rale di medio-lun­go peri­o­do (10 anni), con ver­i­fiche e mon­i­tor­ag­gi a inter­val­li di tem­po pre­de­fin­i­ti, con ciò svilup­pan­do una “visione di sis­tema” del­la mobil­ità cor­re­landola e coor­di­nan­dola con i piani set­to­ri­ali ed urban­is­ti­ci a scala sovra­or­di­na­ta e comu­nale.
Come tale non è uno stru­men­to “esec­u­ti­vo”, ma, appun­to di piani­fi­cazione: e in tal sen­so non è obbli­ga­to­rio, neces­si­tan­do per la sua real­iz­zazione (che ovvi­a­mente non può che avvenire per step, grad­ual­mente nel tem­po) di stru­men­ti e provved­i­men­ti esec­u­tivi ad hoc in relazione ai sin­goli inter­ven­ti. Per­ciò non con­tiene (e non può con­tenere) cen­ni alle risorse eco­nomiche, né crono­pro­gram­mi di real­iz­zazione.
Per­al­tro, a dif­feren­za di altri stru­men­ti di piani­fi­cazione dei Comu­ni, il PUMS non è sta­ti­co e rigi­do, ma è molto più dinam­i­co e dut­tile, più agevol­mente (e gius­ta­mente) rived­i­bile, sul­la base delle ver­i­fiche e dei mon­i­tor­ag­gi peri­odica­mente pre­visti, e a fronte dei risul­tati atte­si e con­se­gui­ti; il tut­to allo scopo di adeguar­lo, negli anni, all’evoluzione sociale, cul­tur­ale e urban­is­ti­ca del­la Cit­tà.
Mi stupisce anche che Gelichi sia rius­ci­to “casual­mente” ad averne una copia, atte­so che sin dal 6 luglio scor­so il PUMS è sta­to trasmes­so per pos­ta elet­tron­i­ca a tut­ti i grup­pi con­sil­iari, pro­prio ai fini del­la sua prossi­ma approvazione in con­siglio comu­nale.
E anco­ra non capis­co come Gelichi pos­sa giu­di­care un “topoli­no” il PUMS in ques­tione quan­do lui stes­so lo definisce “ambizioso” e foriero di una “riv­o­luzione”.
Il fat­to poi che alcune delle pre­vi­sioni del PUMS siano state ogget­to di speci­fiche pro­poste avan­zate da Ascol­ta Piom­bi­no dovrebbe sem­mai gener­are un giudizio pos­i­ti­vo di Gelichi sul PUMS, invece che criti­co; ma prob­a­bil­mente il tut­to è det­ta­to da logiche pretes­tu­ose e elet­toral­is­tiche, piut­tosto che da obi­et­tive val­u­tazioni di mer­i­to”.

Uffi­cio stam­pa Comune di Piom­bi­no

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