Casa della salute: accumulato un grave ritardo

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PIOMBINO 21 giug­no 2016 — Cos­ta Toscana Cam­bi­aver­so esprime grande pre­oc­cu­pazione e dis­a­gio per la dif­fi­coltà di acces­so di un numero sem­pre più ampio di cit­ta­di­ni ai servizi san­i­tari ed in par­ti­co­lare ai servizi spe­cial­is­ti­ci e diag­nos­ti­ci.
In Toscana godi­amo di una orga­niz­zazione del Servizio San­i­tario Nazionale tra le più effi­ci­en­ti d’Italia ma siamo chia­mati anche noi a cam­biare pro­prio per difend­ere il nos­tro sis­tema san­i­tario pub­bli­co.
Esprim­i­amo il più con­vin­to sosteg­no alla rifor­ma del sis­tema san­i­tario regionale avvi­a­to dal­la Regione Toscana e soste­ni­amo altresì l’iniziativa dei Comu­ni del­la cos­ta per una “soci­età del­la salute” più ampia e per la razion­al­iz­zazione del nos­tro sis­tema ospedaliero che per­al­tro è di buona qual­ità.
Vor­rem­mo però evitare che il dibat­ti­to su questi temi si areni nelle sab­bie mobili di una dis­cus­sione che riguar­di sola­mente gli ospedali. Già trop­po immo­bil­is­mo ha prodot­to, in pas­sato, il dibat­ti­to incen­tra­to sul fan­tomati­co “ospedale di Riotor­to”.
Rite­ni­amo che la vera rifor­ma deb­ba riguardare i servizi che i cit­ta­di­ni per­cepis­cono come più car­en­ti e cioè quel­li del­la spe­cial­is­ti­ca e del­la diag­nos­ti­ca ove si ver­i­f­i­cano ritar­di non più toller­a­bili.
Anche i rap­por­ti tra medici di famiglia ed il resto del SSN sono ampia­mente da rivedere.
Aumentare la pro­dut­tiv­ità del­la san­ità pub­bli­ca e tagliare le pre­scrizioni non nec­es­sarie sono i due poli del­la medes­i­ma azione che ten­da a servire servizi più rapi­di a chi ne ha effet­ti­va­mente bisog­no.
La soluzione basa­ta sulle “case del­la salute” è cer­ta­mente quel­la vin­cente. Qui si rac­col­go­no in una uni­ca strut­tura i medici ed i pedi­atri di famiglia, il per­son­ale sociosan­i­tario degli attuali dis­tret­ti ed il volon­tari­a­to: l’integrazione darebbe luo­go a con­sis­ten­ti miglio­ra­men­ti dei servizi di tutela del­la salute.
Vi dovreb­bero essere decen­trati i più sem­pli­ci esa­mi diag­nos­ti­ci, la prat­i­ca di inter­ven­ti di pri­mo soc­cor­so in codice bian­co, la for­ni­tu­ra di servizi infer­mieris­ti­ci anche com­p­lessi ( in pre­sen­za di per­son­ale medico 12/24h ) ed anche l’erogazione di prestazioni spe­cial­is­tiche in sin­er­gia con i medici di base, pun­tan­do a lim­itare gli acces­si inap­pro­priati ai liv­el­li supe­ri­ori.
Con ques­ta nuo­va orga­niz­zazione dei servizi di base ci sareb­bero le risorse, umane e finanziarie, per pros­eguire sul ter­reno del­la pre­ven­zione e del­la dif­fu­sione di stili di vita salu­bri per una popo­lazione, come la nos­tra, che sta rap­i­da­mente invec­chi­an­do. Curare la salute è cosa più ampia ed inclu­si­va che la sem­plice cura delle malat­tie.
Sulle Case del­la salute, almeno a Piom­bi­no e a Ven­tu­ri­na, chiedi­amo che i Comu­ni inter­es­sati diano una data di pre­vi­sione per l’attuazione e spingano la Regione Toscana e gli organi tec­ni­ci inter­es­sati a super­are il grave ritar­do accu­mu­la­to.
L’esperienza del gov­er­no nazionale ci inseg­na che i “tem­pi” delle riforme van­no fis­sati e rispet­tati ed è fuori dub­bio che il nos­tro sis­tema san­i­tario abbia bisog­no di impor­tan­ti ed urgen­ti riforme, com­p­rese quelle che cam­biano i com­por­ta­men­ti col­let­tivi.

Cos­ta Toscana Cam­bi­aver­so

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