Caso Piombino: Velo delegata, Anselmi non ci sta
PIOMBINO 31 maggio 2014 – Silvia Velo, sottosegretario all’ambiente, ha ottenuto dal ministro del suo dicastero, Gianluca Galletti, la delega ad occuparsi del caso Piombino. La parlamentare della Val di Cornia seguirà dalla cabina di regia l’accordo di programma sulle bonifiche e sulla riqualificazione dell’area industriale.
La notizia riferita dal Tirreno ha prodotto la seguente reazione su Facebook del sindaco uscente Gianni Anselmi:
“Apprendo dalla stampa di questa mattina che Silvia Velo si è fatta nominare dal ministro dell’ambiente nel comitato esecutivo per l’attuazione dell’accordo di programma su Piombino. La dottoressa Velo aveva letto di un mio possibile coinvolgimento nell’attuazione dell’accordo, e dunque ha pensato di non concedere spazi di visibilità: in politica quelli svegli fanno così. Non farò commenti sull’eleganza di questa operazionucola, peraltro perfettamente curata nei tempi e comunicata con la consueta sobrietà, e già immagino i comunicati di solidarietà dei (delle) supporters locali. Mi limiterò a constatare come essa rappresenti perfettamente il modo di operare e lo stile di chi guida il Pd nel nostro territorio: quello stesso partito al quale da anni porto prestigio e consensi e il cui segretario locale mi avverte, incredibilmente, come un peso di cui liberarsi. C’è solo da augurarsi che in questo modo l’onorevole si renda in qualche modo utile”.
Il pd agisce cosi.
La caduta di stile del sig. Anselmi evidenzia, se ce ne fosse stato bisogno, il modo di concepire come legittime le aspirazioni. Una cultura arrogante e prepotente tipica di chi ritiene che le istituzioni debbono essere appannaggio dei politici e non i politici al servizio di esse. Lo spirito di servizio Anselmi non sa dove abita. Si vergognino, lui e la Velo. Lo stato non è di loro proprietà: una cultura da vecchie concezioni sovietiche.