Cassintegrati nei lavori socialmente utili

· Inserito in Lavoro e lavori, Lettere
pervenuta in redazione

SUVERETO 20 feb­braio 2015 — L’idea di uti­liz­zare il per­son­ale in cas­sa inte­grazione per lavori social­mente utili è di fat­to una realtà per le nos­tre ammin­is­trazioni. Ricor­do bene che il Comune di Suvere­to e altri, nel lon­tano 1986, adot­tarono un provved­i­men­to in accor­do con le orga­niz­zazione sin­da­cali per imp­ie­gare lavo­ra­tori in cas­sa inte­grazione dal­la acciaierie per lavori utili alla comu­nità. Fu una bel­la espe­rien­za che sarebbe impor­tante ripor­tar­la all’attenzione e al suo uti­liz­zo per dare dig­nità ai lavo­ra­tori e risposte altri­men­ti dif­fi­cili per la pub­bli­ca ammin­is­trazione.
È piacev­ole accorg­er­si che in questo mon­do del­la polit­i­ca, dove tut­ti sono con­tro tut­ti, c’è chi riesce a voltar­si indi­etro e trovare qual­cosa da ripro­porre come nuo­vo e impor­tante. Quin­di tut­to non è da rot­ta­mare o gettare alle ortiche.
Sarebbe sicu­ra­mente utile ragionare meglio e in maniera appro­fon­di­ta sui costi del­la cas­sa inte­grazione e sul­la sua inutil­ità pro­dut­ti­va per la nos­tra econo­mia, di fat­to serve soltan­to ad aiutare un poco le famiglie a non finire nel bara­tro del­la dis­per­azione. Bene, forse oggi pos­si­amo fare qual­cosa di più e mi sem­bra gius­to indi­care strade che vadano in ques­ta direzione. Nel­la polit­i­ca di rifor­ma del lavoro mi sem­bra che questo pez­zo sia assente, invece inviterei a val­u­tar­lo bene e fino in fon­do.
Nel­la pub­bli­ca ammin­is­trazione, Comu­ni etc. sono molte le com­pe­ten­ze che riman­gono inevase per man­can­za di risorse che invece potreb­bero essere esple­tate con l’impiego di questi lavo­ra­tori com­por­tan­do così un cos­to infe­ri­ore che diven­ta sosteni­bile per bilan­ci già in dif­fi­coltà del­la pub­bli­ca ammin­is­trazione. Pen­so alla manuten­zione dei gia­r­di­ni pub­bli­ci, alla manuten­zione del­la via­bil­ità rurale, così come altri servizi interni negli stes­si uffi­ci che di fat­to non pos­sono nem­meno assumere il per­son­ale nec­es­sario.
La pro­pos­ta quin­di è quel­la di una legge nazionale che con­sen­ta l’operazione di impiego dei cas­sain­te­grati nei lavori social­mente utili, dimin­u­en­do la spe­sa a cari­co del bilan­cio del­lo sta­to ma aumen­tan­do l’entità men­sile del­la stes­sa cas­sa inte­grazione, attra­ver­so una autor­iz­zazione alla pub­bli­ca ammin­is­trazione di svol­gere lavori in econo­mia con l’impiego di questo per­son­ale per dare risposte dovute alla tutela e gov­er­no del­la parte pub­bli­ca del ter­ri­to­rio con minore spe­sa. L’Italia è riconosci­u­ta come la patria del­la fan­ta­sia cre­ati­va, forse potrebbe davvero nascere con una sana oper­a­tiv­ità, una stra­da che rende atti­vo dal pun­to di vista pub­bli­co anche un provved­i­men­to che invece nega un’esistenza tran­quil­la. Così si otter­rebbe anche un doppio risul­ta­to, il lavo­ra­tore sarebbe moti­va­to e atti­vo, sen­za sen­tir­si inutile nel­la costruzione del domani.

Wal­ter Gasperi­ni

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