Su cava di Monte Calvi notizie prive di fondamento

· Inserito in Teoria e pratica

CAMPIGLIA 31 otto­bre 2017 — Sul­la cava di Monte Calvi cir­colano notizie sec­on­do le quali i suoi pro­pri­etari avreb­bero finanzi­a­to il par­co di San Sil­ve­stro e non gli avreb­bero arreca­to nes­sun dan­no, tant’è che i vis­i­ta­tori sono aumen­tati. Sic­come quel par­co  è sta­to real­iz­za­to con ingen­ti con­tribu­ti dell’Unione Euro­pea e con il cofi­nanzi­a­men­to del Comune di Campiglia, la notizia meri­ta davvero chiari­men­ti.
Da anni  i pro­pri­etari del­la cava Monte Calvi dicono di aver finanzi­a­to il par­co. È un fal­so clam­oroso. La soci­età ha ver­sato al Comune di Campiglia solo somme dovute per le con­ces­sioni a scav­are mate­ri­ali dalle colline. Lo prevede la legge regionale per le attiv­ità estrat­tive, per­al­tro con tar­iffe irrisorie che sono rimaste invari­ate per decen­ni (cir­ca 50 cen­tes­i­mi a metro cubo), con­tro tar­iffe europee ben più ele­vate di quelle sta­bilite dal­la Regione Toscana. Somme dovute per com­pen­sazione dei dan­ni ambi­en­tali subiti dai Comu­ni e per gli impat­ti delle cave sui ter­ri­tori, a par­tire dalle strade.  Somme dovute, pochissime, non regali. Somme che il Comune ha il dirit­to d’impiegare come meglio ritiene oppor­tuno, con il solo vin­co­lo del rispet­to delle leg­gi. Se così è anda­ta la soci­età Cave di Campiglia non ha nes­sun dirit­to di dire che ha finanzi­a­to il par­co di San Sil­ve­stro. Se il Comune ha deciso d’impegnare quelle somme per il par­co vuol dire che ne ha spese altre per il ter­ri­to­rio dan­neg­gia­to dal­la cava.
È comunque giun­to il momen­to che anche il Comune fac­cia chiarez­za, citan­do atti e provved­i­men­ti ammin­is­tra­tivi. Quan­to è costa­to davvero il par­co di San Sil­ve­stro? Quan­ti sono i finanzi­a­men­ti pub­bli­ci dell’UE e del­la Regione? Quante sono le somme che il Comune ha dovu­to attin­gere dal pro­prio bilan­cio e da quale capi­to­lo le ha prese?
Incred­i­bile poi che la soci­età Cave di Campiglia, o chi per essa, sosten­ga di non aver cre­ato dis­a­gi al par­co. La realtà è ben altra. Bas­ta riper­corre i gravis­si­mi inci­den­ti di questi anni, dalle pietre piovute dal cielo nelle aree del par­co acces­si­bili al pub­bli­co, all’incidente del camion di cava (nel quale perse la vita il con­dut­tore) che nel­la cadu­ta per centi­na­ia di metri tran­ciò i sen­tieri del par­co, fino al recen­tis­si­mo sradica­men­to da parte di un mez­zo di cava del ponte su cui pas­sano tut­ti i vis­i­ta­tori del vil­lag­gio di Roc­ca San Sil­ve­stro.  Ponte non anco­ra ricostru­ito. Bas­ta guardare il bosco (che dovrebbe essere un par­co) imbian­ca­to dalle polveri degli impianti di fran­tu­mazione o il com­p­lesso dell’Etruscan Mines che, anziché essere val­oriz­za­to  come pre­vis­to dai piani del Comune, res­ta tutt’oggi in sta­to d’abbandono.  La realtà è che quel par­co ha aumen­ta­to i vis­i­ta­tori solo gra­zie all’impegno di chi ha elab­o­ra­to prog­et­ti, sal­va­guarda­to il pat­ri­mo­nio cul­tur­ale e garan­ti­to in questi anni una dif­fi­cile ges­tione, resa anco­ra più dif­fi­cile pro­prio dal­la pre­sen­za del­la cava.
Sono tut­ti ele­men­ti che richiedono chiarez­za, trasparen­za, ver­ità.  Il Comune ha oggi deciso di assec­on­dare solo gli inter­es­si del­la soci­età Cave di Campiglia, igno­ran­do la sca­den­za del­la con­ces­sione fis­sa­ta al 2018, con­sen­ten­do il pro­l­unga­men­to a tem­po illim­i­ta­to delle estrazioni per oltre tre mil­ioni di metri cubi ed amplian­do di cir­ca tre ettari il perimetro del­la cava. Una resa incon­dizion­a­ta ai pro­pri­etari del­la soci­età Cave di Campiglia.
Questi soni i fat­ti.

Comune dei Cit­ta­di­ni

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