Cave: ooss, azienda, Comune, Regione soddisfatti
CAMPIGLIA 1 dicembre 2016 — Nella sala consiliare del Comune di Campiglia si è svolto oggi un incontro sulle prospettive delle Cave di Campiglia, a seguito dell’informativa dell’azienda rispetto all’ipotizzata presenza di dieci esuberi nell’organico aziendale. Hanno partecipato la sindaca Rossana Soffritti, il vicesindaco Jacopo Bertocchi, il consigliere del Presidente della Giunta regionale per il lavoro Gianfranco Simoncini, i rappresentanti dell’azienda Cave di Campiglia, CNA, Fillea-Cgil, Cgil Livorno, Cgil Toscana, Feneal-Uil Livorno, Cisl, RSU- Uil Cave di Campiglia, RSU Cisl Cave di Campiglia, RSU Cgil Cave di Campiglia, Filca — Cisl Livorno. Alla fine il verbale sottoscritto da tutti è stato la sintesi di un confronto di cui tutte le parti si sono dette soddisfatte. Il consigliere Simoncini a nome della Regione ha parlato di un incontro proficuo in cui si è aperto un confronto dal quale si attendono risultati che danno a ogni parte in causa una risposta positiva. E che si è aperto un percorso che va nella direzione di tutelare l’ambiente e i posti di lavoro lo ha ribadito la sindaca al termine dell’incontro, nel quale sono state sottolineate le esigenze di affrontare complessivamente il tema della compatibilità ambientale e delle prospettive estrattive dell’area e il comune intento di garantire continuità occupazionale all’azienda. Lo scenario è quello in cui la Regione Toscana sta definendo il Piano Regionale Cave che tra l’altro dovrà definire il fabbisogno sul territorio regionale di microcristallino, prodotto strategico per molte aziende della Toscana e il principale prodotto estratto da Cave di Campiglia ed è in questo quadro che si dovrà governare la riorganizzazione delle attività estrattive dell’area della Val di Cornia. La normativa attuale, art. 20 LR 35/2015, darebbe già oggi la possibilità di andare oltre al 2018 nell’attività della cava di Campiglia. In considerazione del fatto che il piano di coltivazione della cava presenta ad oggi residui di estrazione rilevanti che non troverebbero completamento nel periodo già autorizzato, la Sindaca, nel rispetto degli obiettivi del Piano strutturale che recita “di non consentire nuove occupazioni di suolo al di fuori del perimetro dei vigenti piani di coltivazione, ma di andare verso il naturale esaurimento dei giacimenti già autorizzati” ha manifestato la disponibilità a proporre al Consiglio comunale gli atti necessari a garantire nel tempo il pieno esaurimento del piano di coltivazione e ripristino ambientale già autorizzato, con l’obiettivo di completare i procedimenti autorizzativi entro il primo semestre del 2017. Sarà riaperto il confronto con le OO.SS. al fine di evitare licenziamenti e garantire la tutela del reddito per tutti i lavoratori riattivando il contratto di solidarietà. Nelle prossime settimane si svolgeranno anche incontri con l’assessorato regionale competente per una verifica dello stato di avanzamento del Piano Regionale Cave e della collocazione al suo interno delle esigenze dell’area della Val di Cornia e dei materiali qui estratti.
Le organizzazioni sindacali CGIL prov. LI, CGIL Toscana, Fillea Prov. Li, Feneal Uil Li, Filca Cisl Li, Rsu Cgil, Cisl, Uil di Cave di Campiglia esprimono “un giudizio positivo per quanto è emerso dalla discussione con Comune di Campiglia, Regione Toscana, azienda, in particolare sul tema dell’ambiente, delle prospettive della cava e della continuità occupazionale. L’azienda riapre il confronto con le OOSS con l’obiettivo di evitare i licenziamenti e garantire la tutela del reddito per tutti i lavoratori, confermando di siglare la continuazione dei contratti di solidarietà”.
UFFICIO STAMPA COMUNE DI CAMPIGLIA