C’è l’accordo per la Tirrenica rivista. Ma la 398?
PIOMBINO 16 maggio 2015 – Nel tratto che interessa la Val di Cornia cambia poco o nulla: la Tirrenica resta così come la conosciamo con l’impegno per una risistemazione di facciata e una manutenzione più puntuale. Le novità riguardano i territori a sud della provincia di Grosseto. È quello che emerge dal protocollo di intesa che è stato firmato al ministero delle infrastrutture dai rappresentanti del governo, della Sat, di Atlantia, socio di maggioranza di Sat e delle due regioni interessate Toscana e Lazio. Di fatto il documento riconsidera il progetto della Tirrenica riducendo la spesa di investimento da 2 a 1,4 miliardi di euro. Le nuove linee guida per l’opera riguardano per gran parte l’adeguamento ai livelli di sicurezza soprattutto nei tratti di strada che attengono alla provincia di Livorno e all’alta provincia di Grosseto, a nord del capoluogo. Sono annunciate esenzioni dai pedaggi, ove previsti, per i residenti. Riguardo ai tempi, il cronoprogramma allegato al protocollo, indica attività celeri (mesi e non anni). La prudenza in questo caso è comunque d’obbligo come la considerazione che siamo in periodo di campagna elettorale dove ogni conquista viene d’abitudine esaltata ed ogni magagna accuratamente minimizzata. E magari qualche magagna resta se solo si pensa alla strada 398 di collegamento al porto di Piombino, infrastruttura essenziale a lungo legata alla Tirrenica dalla quale ha “divorziato” per finire nel limbo delle incertezze.
Soddisfazione per il passo compiuto è stata espressa dal viceministro, il toscano Riccardo Nencini, da tempo impegnato sul fronte autostradale. Contrari invece, soprattutto per quel che riguarda il tracciato a sud di Grosseto, si sono dichiarate alcune componenti ambientaliste ed alcune liste politiche di sinistra in gara per le regionali.
Da Rosignano a Grosseto sud
Questo tratto di strada è quello che subirà cambiamenti minimi. Le previsioni e l’impegno di Sat si muovono solo in direzione di interventi legati alla sicurezza (nuovo asfalto e generale manutenzione) ma non riguardano la struttura delle carreggiate che resteranno come sono attualmente. Non è previsto pedaggio e francamente si spera che l’anomalia dei 60 centesimi da Cecina nord a Rosignano possa scomparire. Atlantia, ovvero Autostrade per l’Italia, avrà verosimilmente, in cambio di un’attività in perdita, agevolazioni (legge pedaggi) sul resto della rete autostradale italiana che ha in concessione.
Si prevede che per i lotti interessati da questa tratta venga presentato un progetto in tempi brevi e che si dia corso celermente ai lavori (2016).
Da Grosseto sud al Lazio
Oltre Grosseto e verso il Lazio la Tirrenica diventerà una vera e propria autostrada che si congiungerà con i lotti già completati (Ansedonia-Tarquinia) e poi fino all’attuale A12 a Civitavecchia. È previsto il pedaggio e tre saranno i caselli di ingresso: Grosseto sud, Fonteblanda e Capalbio. Per i residenti si annunciano esenzioni dai pagamenti per i quali il ministero non esclude anche la possibilità di ticket forfettari riservati ad auto e mezzi pesanti. In questo tratto resta aperto il controverso nodo orbetellano ovvero i venti chilometri tra Fonteblanda ed Ansedonia, oggetto di infinite contestazioni. Al riguardo un progetto esecutivo potrebbe essere presentato entro l’autunno 2016 per poi cercare non facili convergenze e quindi procedere con i lavori.
La bretella 398
Rimane in piedi per la Val di Cornia il problema annoso del completamento della strada statale 398 di collegamento tra la Tirrenica ed il porto di Piombino. Oggi esistono quattro corsie fino a Montegemoli ed un mare di carte per i lotti da Montegemoli al Gagno e dal Gagno alle banchine del porto. Lavori intimamente legati alla Tirrenica per volontà anche degli amministratori locali e finiti nel dimenticatoio quando il progetto dell’autostrada è stato prima accantonato e poi rivisto.
Al momento esistono solo due certezze: con i nuovi progetti di Cevital la 398 diventa ancora più indispensabile; con la risoluzione del legame con la vecchia Tirrenica, l’infrastruttura trova spazio solo negli annunci elettorali ma niente di concreto (leggi finanziamenti) esiste per la risoluzione dell’annoso ed importantissimo problema.
Vero è che il commissario all’autorità portuale Luciano Guerrieri, preoccupato per la mancanza di collegamenti ad un porto in crescita, si sforza di cercare rimedi, anche di qualche costo, per agevolare il traffico verso le banchine passando per la zona delle Terre rosse, ma, appunto, solo di rimedi si tratta.