C’è una fideiussione di Cevital? E di quale valore?

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pervenuta in redazione

PIOMBINO 22 mar­zo 2015 — Lavoro, ambi­ente, salute e sicurez­za: dopo l’incontro pub­bli­co del 6 mar­zo scor­so al Per­ti­cale e i recen­ti svilup­pi, le asso­ci­azioni pro­motri­ci tor­nano sull’argomento per pro­durre un ulte­ri­ore con­trib­u­to di rif­les­sione.
Rile­vi­amo che dal­l’in­con­tro del 19 mar­zo al Mise, non solo non emerge anco­ra il piano indus­tri­ale di Cevi­tal, con numeri e tem­pi defin­i­ti, ma tan­to meno il prog­et­to indus­tri­ale strate­gi­co. E cioè con quali nuove pro­duzioni di ele­va­ta qual­ità e quali mod­erni “pac­chet­ti” di servizi con­nes­si alle for­ni­ture dei pro­pri prodot­ti l’azien­da inten­da, ben oltre il peri­o­do di pro­va, rien­trare sul mer­ca­to, sen­za rip­i­om­bare a breve nel­la spi­rale di perdite mil­ionar­ie che ha tra­volto la ges­tione Luc­chi­ni pri­ma, e quel­la Sev­er­stal poi.
Da questo dipende il futuro dei posti di lavoro. Ren­dere pub­bli­co final­mente da parte delle isti­tuzioni (Gov­er­no, Regione, Comune ) almeno l’or­dine di grandez­za del­la fideius­sione, ver­sa­ta da Cevi­tal per opzionare le acciaierie, rap­p­re­sen­terebbe un ele­men­to di chiarez­za per capire se e in quale misura l’azien­da fac­cia sul serio; oppure se, per esem­pio, non pun­ti furbesca­mente soprat­tut­to a sta­bilire a Piom­bi­no un avam­pos­to por­tuale e logis­ti­co per com­mer­cial­iz­zare in Europa i prodot­ti agroal­i­men­ta­ri algeri­ni e le pro­prie attiv­ità marit­time, sen­za un vero impeg­no di lun­go ter­mine nel polo siderur­gi­co. Anche sull’investimento agroal­i­menta­re prospet­ta­to a Piom­bi­no, per­mane un’analo­ga inde­ter­mi­natez­za, che non fa ben sper­are per l’a­gri­coltura di qual­ità che si va facen­do fati­cosa­mente stra­da in Val di Cor­nia.
Solo alla luce di tut­to ciò si può real­mente val­utare che cosa aspet­ta i dipen­den­ti diret­ti e quel­li del­l’in­dot­to, molti dei quali stan­no già pre­cip­i­tan­do nel vuo­to di prospet­tive (per esem­pio, lavo­ra­tori Harsco, mense e pulizie). Chiarez­za e trasparen­za indis­pens­abili anche sul numero delle per­sone rias­sor­bite tra i diret­ti su con­trat­to, ret­ribuzione, dirit­ti e tutele poiché non è affat­to fuga­ta la minac­cia di una qualche lista di pro­scrizione con­te­nente nomi di indesider­abili. E anco­ra, con quale per­cor­so e tem­p­is­ti­ca i lavo­ra­tori del­l’in­dot­to, in base all’ac­cor­do di pro­gram­ma, ver­ran­no reimp­ie­gati nelle boni­fiche ambi­en­tali, sem­pre invo­cate ma mai avvi­ate?
Dunque, il pro­l­unga­men­to degli ammor­tiz­za­tori sociali (con­trat­ti di sol­i­da­ri­età soprat­tut­to), in ques­ta fase di tran­sizione ver­so una conc­re­ta e qual­i­fi­ca­ta ripresa delle attiv­ità indus­tri­ali, è uno stru­men­to indis­pens­abile per dare respiro ai lavo­ra­tori, alle loro famiglie, alle altre attiv­ità eco­nomiche. In questo cli­ma, le asso­ci­azioni riten­gono neg­a­ti­vo il man­ca­to coin­vol­gi­men­to dei sin­da­cati sia nel­l’in­con­tro al Mise, sia nel con­veg­no del 28 mar­zo prossi­mo, quan­tomeno in qual­ità di rela­tori.
Rispet­to allo sta­to degli impianti e al pro­l­un­ga­to fer­mo pro­dut­ti­vo, le asso­ci­azioni chiedono che siano messe nero su bian­co le garanzie di con­trol­li strin­gen­ti sul­la sicurez­za e sul rispet­to dei para­metri di tutela ambi­en­tale.
Infine, rilan­ciano la pro­pos­ta, emer­sa nel­l’assem­blea del 6 mar­zo, che i pas­sag­gi cru­ciali del­la vicen­da siano dis­cus­si in assem­blea gen­erale di tut­ti i lavo­ra­tori inter­es­sati. Analoga­mente, ricor­dano al sin­da­co di Piom­bi­no l’im­peg­no assun­to nel­la stes­sa sede di pro­muo­vere la riu­nione con­giun­ta dei con­sigli comu­nali almeno del­la Val di Cor­nia, aper­ti ai lavo­ra­tori e ai cit­ta­di­ni, e invi­tano gli altri sin­daci a man­i­festare la pro­pria disponi­bil­ità.

Asso­ci­azione Res­ti­amo umani
Asso­ci­azione Rug­gero Tof­fo­lut­ti con­tro le mor­ti sul lavoro
Lavoro salute dig­nità
Legam­bi­ente

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