Centrosinistra, centrodestra e M5S a poca distanza
PIOMBINO 6 marzo 2018 — Il confronto tra i voti e le percentuali raggiunte dai partiti (consideriamo nella tabella seguente solo quelli che hanno superato la soglia del 3% cioè quella che secondo l’attuale legge elettorale deve essere superata su base nazionale per entrare in Parlamento) nelle elezioni del 2018 e del 2013 conferma il crollo del Partito democratico, il balzo in avanti della Lega, l’arretramento di Forza Italia e l’aumento del Movimento 5 Stelle, ma aggiunge anche altri interessanti elementi.
Il Partito democratico ha un arretramento consistente in tutti i Comuni della Val di Cornia che, rispetto alla media della zona pari al 12,79%, è più accentuato a Piombino (-14,56%) e a Suvereto (-13,38%). Sotto la media, sia pur restando molto accentuato, a Campiglia (-10,94%), a Sassetta (-10,44%) e a San Vincenzo (-8,31%).
C’è da aggiungere che quelle raggiunte il 4 marzo 2018 sono percentuali molto lontane, anche se non confrontabili per la diversità del tipo di elezioni e di sistema elettorale, da quelle delle precedenti comunali e regionali.
LibertàUguali che non esisteva nel 2013 raggiunge nella Val di Cornia una media del 4,68% con una punta più alta a Piombino (5,52%) e livelli più bassi a Campiglia (3,61%), San Vincenzo (3,55%), Sassetta (2,85%) e Suvereto (2,69%9.
Questa nuova lista nata da una costola del Partito democratico raccoglie solo una piccola parte del voto a suo tempo dato al Partito democratico e così anche per quel che riguarda un obbiettivo che si poneva e cioè il recupero delle astensioni alle precedenti elezioni.
Il Movimento 5 Stelle avanza ma non in tutti i Comuni. Rispetto ad una media della vallata pari al +2,11% ottiene l’incremento più consistente a Piombino (+4,03%) e a Suvereto (+3,02) e poi a Sassetta (+2,88%) mentre arretra a Campiglia (-1,99%) e a San Vincenzo (-0,21%).
L’exploit più positivo viene fatto dalla Lega che aumenta mediamente del 19,87%, aumento distribuito a scalare a Campiglia (+24,32%), Suvereto (+24,20%), Sassetta (+20,10%), San Vincenzo (+18,32%) e Piombino (+18,26%).
La Lega aveva già avuto un balzo in avanti consistente nelle elezioni regionali del 2015 ma è anch’esso stato superato in maniera consistente il 4 marzo.
Forza Italia retrocede di diversi punti percentuali. In Val di Cornia arretra mediamente del 7,31% distribuito tra l’ 8,59% di Sassetta, l’8,51% di Campiglia, l’8,12% di San Vincenzo, il 7,12% di Suvereto e il 6,70% di Piombino.
Fratelli d’Italia, che non era presente nel 2013, si attesta sul 3,17% della Val di Cornia, distribuito tra il 4,08% di Sassetta, il 3,89% di San Vincenzo, il 3,18 di Suvereto, il 3,14 di Campiglia e il 2,99% di Piombino.
Il Partito democratico rimane il primo partito nei Comuni della Val di Cornia ma molto ridimensionato rispetto al passato anche recente. I partiti del centrodestra avanzano in maniera consistente con il voto di traino della Lega, anche se Forza Italia cede dei voti. Il Movimento 5 Stelle rafforza le sue posizioni.
I partiti del centro sinistra e quelli del centro destra si sono presentati in coalizione al contrario del Movimento 5 Stelle che si è presentato da solo.
La colazione di centro sinistra era costituita da Civica popolare, +Europa, insieme e Partito democratico.
La coalizione di centrodestra era costituita da Fratelli d’Italia, Forza Italia, Noi con l’Italia e Lega.
Coalizione di centrosinistra, coalizione di centrodestra e Movimento 5 Stelle costituiscono da soli la stragrande maggioranza dell’offerta politica.
Le distanze tra i tre schieramenti sono minime. Meno quelle tra centrodestra e centrosinistra, un po’ di più distanziato il Movimento 5 Stelle. Il centrosinistra ha la maggioranza considerando l’intera Val di Cornia come un corpo unico (33,02%), ma pochi punti percentuali (1,36%) la distanziano dal centrodestra (31,66%).
Nei singoli Comuni talvolta (Piombino, Suvereto) il centrosinistra è davanti al centrodestra, talaltra il centrodestra (Campiglia, San Vincenzo, Sassetta) prevale sul centrosinistra.
Un antico equilibrio che ha visto sempre prevalere sinistra e centrosinistra si è rotto.
Il carattere profondo di ciò che è successo è dimostrato dal fatto che le scelte di voto sono avvenute in un quadro di alta partecipazione al voto in tutti i Comuni (mediamente in Val di Cornia ha votato il 78,47% degli aventi diritto) che arriva vicinissima a quella del 2013 (81,00%) e, nello stesso tempo, lontana da quella registrata alle elezioni comunali del 2014 (70,47%) e lontanissima da quella delle regionali del 2015 (54,52%).
Gli elettori, insomma, hanno deciso contemporaneamente di andare a votare e di dare un segno di rottura nello scegliere quale schieramento votare.
Il fatto che i miei concittadini abbiano dato più di mille preferenze al partito di Rossi che sono anni che li prende per il culo dimostra che sono rimasti gli stessi trinaricioti degli anni cinquanta.