Se il ceto politico è in altre faccende affaccendato

· Inserito in Lavoro e lavori, Lettere
pervenuta in redazione

PIOMBINO 24 gen­naio 2018 — Abbi­amo già mes­so in guardia dal ris­chio che l’imminenza delle elezioni causi uno stal­lo nel­la pesante situ­azione del­lo sta­bil­i­men­to siderur­gi­co, men­tre il ceto politi­co è in altre fac­cende affac­cenda­to. Piom­bi­no non può asso­lu­ta­mente per­me­t­ter­si mesi di inerzia, pena la sostanziale defin­i­ti­va chiusura del­lo sta­bil­i­men­to, che ha già per­so qua­si i tut­ti i cli­en­ti. Pao­lo Gen­tiloni ha affer­ma­to che lui con­tin­ua a gov­ernare anche a Camere sci­olte: il gov­er­no gestis­ca dunque sen­za altri rin­vii le crisi indus­tri­ali in atto!
Dunque, è asso­lu­ta­mente indis­pens­abile che lavo­ra­tori, cit­ta­di­ni e isti­tuzioni si fac­ciano sen­tire pri­ma del­la riu­nione del “tavo­lo di crisi” al MISE, tavo­lo che va prete­so nel giro di qualche giorno, orga­niz­zan­do da adesso un pre­sidio di lavo­ra­tori e cit­ta­di­ni al Min­is­tero durante l’incontro. L’immobilismo è un inam­mis­si­bile seg­nale di acqui­escen­za alla tat­ti­ca del­la “rana bol­li­ta a fuo­co lento” durante la “meli­na” elet­torale. Fac­ciamo appel­lo prin­ci­pal­mente alle orga­niz­zazioni sin­da­cali, che rap­p­re­sen­tano i lavo­ra­tori, ma anche alle isti­tuzioni e alle forze politiche, affinché rompano il silen­zio omer­toso e non siano più com­pli­ci del­la cat­a­strofe: è sta­to già can­cel­la­to l’ indot­to siderur­gi­co, ora sono sot­to tiro la Mag­o­na (60 trasfer­i­men­ti obbli­gati che per molti equi­var­rebbe al licen­zi­a­men­to) , gli ammor­tiz­za­tori sociali per gli appalti per pulizie e mense Afer­pi, l’U­ni­coop e si aggra­vano le riper­cus­sioni anche sul com­mer­cio al min­u­to. Mobili­ti­amo­ci imme­di­ata­mente, lan­cian­do seg­nali for­ti e chiari di rifi­u­to del­l’at­tendis­mo e del­lo scar­i­cabar­ile. È in gio­co la soprav­viven­za delle nos­tre comu­nità.

Striscione, lun­go 22 metri, instal­la­to dal Coor­di­na­men­to Art.1‑Camping CIG, alla rota­to­ria del­la SOL di Piom­bi­no

In par­ti­co­lare alle orga­niz­zazioni sin­da­cali ricor­diamo quel­lo che è decisa­mente pri­or­i­tario, sen­z’al­tro più del­la ques­tione (ogget­to di recen­ti incon­tri con l’azienda) dei per­me­s­si sin­da­cali  (che comunque devono essere usufruiti equa­mente da tut­ti i del­e­gati Rsu e non con­cen­trati su pochi). Pri­or­i­tario e non più rin­vi­a­bile è con­vo­care le Rsu, andare subito dopo all’ assem­blea con tut­ti i lavo­ra­tori ex-Luc­chi­ni e indot­to e pre­dis­porre un pro­gram­ma pre­ciso di mobil­i­tazioni, a com­in­cia­re da quel­la in occa­sione dell’incontro al Mise. Se gli attuali respon­s­abili sin­da­cali non com­pi­ono questi fon­da­men­tali e doverosi atti, diven­ta nec­es­sario che i lavo­ra­tori ne traggano le con­seguen­ze, ne richiedano le dimis­sioni e la sos­ti­tuzione con per­son­ale più autonomo dalle scelte del Par­ti­to Demo­c­ra­ti­co.

Coor­di­na­men­to Art.1‑Camping CIG

Commenta il post