Cevital deve passare agli atti concreti
PIOMBINO 22 marzo 2017 — Ancora una volta il Pd sarà a fianco dei lavoratori in occasione dello sciopero provinciale dei metalmeccanici per difendere l’occupazione e il futuro del territorio. Non possiamo che condividere, in primo luogo, la forte preoccupazione dei sindacati per lo stato della vertenza Aferpi. Il totale blocco della produzione, ancora una volta dovuto all’insufficienza del capitale circolante, sta esponendo a grave rischio l’azienda all’interno del complesso mercato siderurgico e sta minando la possibilità di mantenere attivi i contratti di solidarietà che fino a ora hanno consentito di attenuare le conseguenze sociali di una crisi che ormai dura da troppi anni.
Riteniamo che le istituzioni nazionali e locali abbiano finora fatto la loro parte per consentire alla proprietà di mantenere gli investimenti promessi per rilanciare la siderurgia a Piombino e la creazione di nuovi posti di lavoro nell’industria agroalimentare e nella logistica portuale. Il tempo degli annunci è scaduto: Cevital deve passare agli atti concreti abbandonando la strategia del continuo rinvio.
La deadline è già stata fissata: giugno 2017. Dall’incontro del 27 marzo al Ministero dello sviluppo economico ci aspettiamo prima di tutto che vengano concretamente soddisfatti gli impegni già assunti da Issad Rebrab per la continuità produttiva, condizione indispensabile per poi procedere senza più indugi alla fase degli investimenti. La proprietà deve essere a nostro parere incalzata con tutte le energie possibili per il mantenimento degli impegni assunti con il contratto di acquisto dell’ex Lucchini nella cornice dell’accordo di programma.
Se questo non avvenisse, si dovrebbero costruire alternative pur in un contesto difficile che sarebbe da irresponsabili sottovalutare: parte della siderurgia italiana si sta riorganizzando, approfittando anche della crisi di Piombino, ancora incerta è la gara per l’acquisizione dello stabilimento di Taranto e le notizie sull’eventuale interessamento di Jindal anche per Piombino non forniscono, al momento attuale, garanzie sul mantenimento del progetto di realizzare la nuova acciaieria elettrica.
Tutto comunque sembra obbligatoriamente passare da un definitivo chiarimento con l’attuale proprietà dell’ex Lucchini, che deve dire al tavolo del Ministero, a partire all’incontro del 27, se è in grado di realizzare concretamente l’investimento previsto in siderurgia da sola o ricercando un partner industriale in grado di mantenere integralmente gli impegni assunti. Appare persino superfluo ribadire che gli spazi per il rilancio della siderurgia a Piombino si stanno progressivamente riducendo a causa dei ritardi di Cevital. Il tempo, come abbiamo detto più volte e come sostengono anche i sindacati, non è una variabile indipendente, non solo per la tenuta sociale in un largo comprensorio, ma per la stessa sopravvivenza dell’azienda, che rischia di essere spazzata via da un mercato sempre più aggressivo che altre aziende stanno cercando di affrontare, facendo quello che Rebrab si era impegnato a fare e deve fare a Piombino, cioè puntando su investimenti e innovazione.
Per questo anche venerdì il Pd sarà fianco dei lavoratori e della loro sacrosanta lotta per assicurare un futuro stabile e duraturo a questo territorio.
Valerio Fabiani
Segretario Pd Val di Cornia-Elba