LA LETTERA DEL CEO BENIKENE AL COMMISSARIO NARDI

Cevital: ritardi  sì ma nessuna inadempienza

PIOMBINO 6 mag­gio 2017 – La let­tera invi­a­ta da Cevi­tal al Com­mis­sario Stra­or­di­nario di Luc­chi­ni in Ammin­is­trazione Stra­or­di­nar­ia, Piero Nar­di, è già fin trop­po chiara fin dalle prime due righe là dove si pre­mu­ra di far sapere, rispet­to alle per­p­lessità e osser­vazioni man­i­fes­tate, il loro “com­p­lessi­vo cor­re­la­to riget­to”.
E si potrebbe già chi­ud­ere qui ogni altro com­men­to sal­vo ricor­dare che il con­tenu­to del­la let­tera invi­a­ta da Nar­di a Cevi­tal era sta­to antic­i­pa­to dal­lo stes­so Min­istro del­lo svilup­po eco­nom­i­co Car­lo Cal­en­da che, dopo l’in­con­tro del 19 aprile, ave­va dichiara­to uffi­cial­mente che “…Le indi­cazioni rice­vute dal­l’azien­da non han­no purtrop­po con­sen­ti­to di ril­e­vare sig­ni­fica­tivi avan­za­men­ti sia per quan­to riguar­da i tem­pi di real­iz­zazione dei nuovi impianti, sia per quan­to con­cerne la cop­er­tu­ra finanziaria dell’investimento.
Per ques­ta ragione il Gov­er­no ha comu­ni­ca­to la deci­sione di inviare nelle prossime ore ad Afer­pi una let­tera for­male di denun­cia delle inadem­pien­ze con­trat­tuali fino­ra ril­e­vate…”.
In realtà la let­tera fir­ma­ta dal Ceo di Cevi­tal Said Benikene si dilun­ga in una lun­ga descrizione delle varie tappe susse­gui­te­si al 1° luglio 2015, data di acqui­sizione del­la Luc­chi­ni da parte di Afer­pi, ripe­tendo con­cetti già più volte espres­si uffi­cial­mente e nel­la let­tera ripetu­ti ed ora anche com­men­tati:

  • che la Soci­età non abbia avvi­a­to in con­cre­to il suo impeg­no per l’in­ves­ti­men­to com­p­lessi­vo pare una affer­mazione pretes­tu­osa,
  • le dif­fi­coltà per il reper­i­men­to delle risorse rel­a­tive non pos­sono essere ascritte alla col­pa di Cevi­tal per­ché va seg­nala­ta invece la inusuale com­ple­ta lati­tan­za di qualunque for­ma di sosteg­no da parte del sis­tema cred­i­tizio ital­iano.

Non man­ca nat­u­ral­mente un accen­no anche al com­plot­to cos­ti­tu­ito dal fat­to che l’im­pos­si­bil­ità di ved­er­si riconosci­u­to mer­i­to cred­i­tizio non può che essere addeb­i­ta­ta ad “una fron­da di carat­tere sis­temi­co”.
Non molto nuo­va nem­meno la notizia che è in cor­so una negozi­azione con una plu­ral­ità di “pri­mari impor­tan­ti part­ner indus­tri­ali del set­tore siderur­gi­co oltre che con part­ner finanziari. Tali negozi­azioni sono in via di final­iz­zazione e ci per­me­t­ter­an­no di apportare le risorse pat­ri­mo­ni­ali e finanziarie nec­es­sarie per la ripresa pro­dut­ti­va e la real­iz­zazione del piano indus­tri­ale che abbi­amo pre­sen­ta­to al MISE il 27 mar­zo 2017”.
Piano indus­tri­ale sul quale evi­den­te­mente il Com­mis­sario ave­va espres­so delle osser­vazioni che per­al­tro ven­gono rispedite al mit­tente dato che rap­p­re­sen­tano, pure nel mas­si­mo rispet­to, “posizioni del tut­to sogget­tive”.
Sul­l’a­groin­dus­tri­ale e sul­la logis­ti­ca prog­et­tazioni e accor­di con le autorità locali in cor­so.
Rispet­to infine all’ul­ti­ma ques­tione soll­e­va­ta dal Min­istro Cal­en­da e cioé la richi­es­ta del­la pros­e­cuzione, oltre il bien­nio che scadrà il prossi­mo mese di giug­no, delle attiv­ità di sorveg­lian­za pre­viste dal­la legge per le ammin­is­trazioni stra­or­di­nar­ie, sen­za la quale non resterebbe che avviare la pro­ce­du­ra di rescis­sione del con­trat­to di ces­sione degli impianti sot­to­scrit­to a luglio del 2015, Cevi­tal si dichiara dis­pos­ta ad avviare una dis­cus­sione per definire l’op­por­tu­nità e le modal­ità.
Insom­ma, per con­clud­ere, se doves­si­mo decri­vere i con­tenu­ti ed i toni del­la let­tera potrem­mo dire che la posizione di Cevi­tal è così rias­sum­i­bile:
non siamo inadem­pi­en­ti su nul­la, se qualche ritar­do c’è non è addeb­itabile a noi, noi lavo­riamo e dunque las­ci­ate­ci lavo­rare, se ce n’è bisog­no con­tinuiamo gli incon­tri “in sede per­al­tro meno dis­per­si­va del­l’ul­ti­ma isti­tuzionale nel­la quale ci siamo incon­trati”.

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