Cevital: si valuti il piano e si diano garanzie pubbliche

· Inserito in Lavoro e lavori, Lettere
pervenuta in redazione

PIOMBINO 24 mag­gio 2015 — Dopo diver­si mesi di notizie con­trastan­ti e  incertezze sem­bra arriva­to il momen­to delle prime deci­sioni sul­la vicen­da che coin­volge migli­a­ia di lavoratori/trici del­la ex Luc­chi­ni.
Scelte impor­tan­ti per­ché con il piano indus­tri­ale pre­sen­ta­to da Cevi­tal e il nec­es­sario accor­do sin­da­cale si delin­ea un per­cor­so che è pro­pe­deu­ti­co per i pas­sag­gi suc­ces­sivi. Mai ci sono piaciu­ti gli ulti­ma­tum e la let­tera di Nar­di sem­bra più riv­ol­ta a pre­mere sul sin­da­ca­to e i lavoratori/trici che su Cevi­tal.
Infat­ti oggi chi è più in dif­fi­coltà sono i lavoratori/trici e il sin­da­ca­to che li rap­p­re­sen­ta essendo lo sta­bil­i­men­to fal­li­to, con gran parte degli impianti fer­mi e con il ris­chio di non avere in futuro il pos­to di lavoro.
In questi anni si è “gio­ca­to” sul lavoro al rib­as­so. Pre­ca­ri­età, meno dirit­ti, meno salario. In ques­ta trat­ta­ti­va con Cevi­tal questo non può essere il “ritor­nel­lo” che si ripro­duce. Quin­di niente ricat­ti, né ulti­ma­tum.
Nar­di sol­leciti il Gov­er­no a fare opera di medi­azione che NON com­por­ti penal­iz­zazioni tali da togliere dig­nità al lavoro. Avere un salario dig­ni­toso, sicurezza,il rispet­to dei dirit­ti sono la con­dizione per avere un futuro pos­i­ti­vo di relazioni indus­tri­ali a ben­efi­cio di tut­ta la col­let­tiv­ità.
Cevi­tal si impeg­na a pro­durre di nuo­vo acciaio, a inve­stire nel­la logis­ti­ca, nell’agro-industria. Pren­di­amo atto di ques­ta volon­tà, per­man­gono però crit­ic­ità: il piano indus­tri­ale in alcune par­ti è fumoso e non è chiaro chi siano i for­n­i­tori dei semi-prodot­ti nec­es­sari per far fun­zionare i treni di lam­i­nazione. Nel piano vi sono indi­cazioni finanziarie a sup­por­to degli inves­ti­men­ti, ma altresì si chiede al Gov­er­no che tut­ti questi aspet­ti e i tem­pi di rein­te­gro dei lavoratori/trici :
siano atten­ta­mente val­u­tati (anche dal pun­to di vista tec­ni­co e di fat­tibil­ità nel con­testo inter­nazionale;
siano inserite clau­sole di garanzia e rese pub­bliche per­ché fino ad ora c’è sta­ta poca trasparen­za.
I tem­pi per la real­iz­zazione del prog­et­to Cevi­tal non sono bre­vi. Altri sac­ri­fi­ci atten­dono i lavo­ra­tori e le loro famiglie. L’utilizzo degli ammor­tiz­za­tori sociali e l’estensione del con­trat­to di sol­i­da­ri­età va garan­ti­to e soprat­tut­to occor­rono soluzioni anche per i lavo­ra­tori delle imp­rese e dell’indotto.
Si avvi­ino nei tem­pi più bre­vi le boni­fiche, si uti­lizzi­no le imp­rese locali, si fac­cia un lavoro di riqual­i­fi­cazione e per la for­mazione. Sot­toseg­re­tari e espo­nen­ti locali del PD, che si eserci­tano con annun­ci e ripete­tizioni dei soli­ti finanzi­a­men­ti ormai stanziati dall’anno pas­sato, abbiano più rispet­to delle per­sone, ora devono solo par­lare i fat­ti con­creti.
In ulti­mo, un appun­to criti­co: da questo cam­bi­a­men­to anche urban­is­ti­co dell’immensa area indus­tri­ale ci aspet­tava­mo dall’Amministrazione Comu­nale idee e pro­poste che ridis­eg­nassero il rap­por­to fab­bri­ca e cit­tà. Un accen­no lo ave­va fat­to l’assessore all’urbanistica. Poi silen­zio asso­lu­to. Ciò dimostra che è venu­ta meno una delle carat­ter­is­tiche delle buone ammin­is­trazioni di sin­is­tra, quel­la del­la piani­fi­cazione ter­ri­to­ri­ale nell’interesse pub­bli­co.

Mas­si­mo Lami
Cinzia Bar­tal­i­ni

Commenta il post