Che Aferpi ritiri il “nuovo” piano industriale
PIOMBINO 28 luglio 2016 — Il Coordinamento Art. 1 – Camping CIG, anche in riferimento alla recentissima presa di posizione di FIM-FIOM-UILM e RSU Aferpi/Lucchini/Lucchini Servizi/Piombino Logistics, allo sciopero indetto ed alla manifestazione a Roma prevista per il 4 agosto, ha assunto la posizione che pubblichiamo di seguito nella qual ribadisce idee dichiarate da tempo, le aggiorna e manifesta la volontà di partecipare alla mobilitazione del 4 agosto:
«Nonostante il sedativo sparso a piene mani dalle forze politiche al potere (con l’appoggio accomodante dei sindacati), mediante dichiarazioni che prospettavano un roseo e prospero futuro, i lavoratori, benché stremati economicamente e psicologicamente dalla vicenda Aferpi, cominciano a prendere coscienza dei fatti :
- nessuno dei tre progetti Aferpi é stato ancora avviato;
- solo pochi giorni fa è stato presentato un nuovo piano industriale che ridimensiona notevolmente e stravolge quello originario dell’aprile 2015;
- il tempo scorre veloce e inesorabile verso il 30 giugno 2017, quando Aferpi, legalmente, potrà disporre a sua convenienza degli impianti e quindi dei lavoratori.
I sindacati, che sino a ieri si erano limitati a presenziare alle riunioni al MISE che hanno prodotto solo verbali con impegni che sistematicamente venivano disattesi (soprattutto sul piano finanziario, visto che non c’è traccia dei capitali necessari agli investimenti e mancano addirittura i soldi per il normale esercizio dei laminatoi), oggi finalmente esprimono preoccupazione e decidono di chiamare i lavoratori alla mobilitazione.
D’ altra parte non si possono più chiudere gli occhi, quando persino il Commissario di Governo inizia a metter nero su bianco la possibilità di default di tutta l’ operazione Aferpi (Ottava relazione trimestrale di Nardi, pag 19) .
È il momento che i lavoratori (compreso quelli dell’indotto), ritornino ad essere protagonisti e ad avere voce in capitolo per far sentire il loro peso e le loro rivendicazioni nelle stanze del potere.
Alla manifestazione che i Sindacati (da noi ripetutamente sollecitati) hanno indetto per il 4 agosto (data dell’incontro tra Governo e Cevital) a Roma, la presenza di lavoratori e cittadini deve essere massiccia per rivendicare con forza:
- il ritiro del “nuovo” (dimezzato) piano industriale di Aferpi, inaccettabile;
- che il Governo esiga che siano finalmente esibiti (se esistono) i documenti che attestino l’esistenza e l’ammontare delle risorse finanziarie di Aferpi per la realizzazione di quanto sottoscritto;
- che in caso di risposta negativa si prenda atto definitivamente della inconsistenza del piano Cevital-Aferpi, guardando in faccia la realtà ed evitando di perdere ulteriore tempo prezioso. Il Governo deve immediatamente operare per l’avvio di un piano in alternativa a Cevital che dia prospettive concrete di lavoro per tutti i lavoratori della ex Lucchini e dell’ indotto e per la rinascita economica del comprensorio;
- che Piombino venga inclusa dal Governo nelle misure di agevolazione per gli esuberi della siderurgia;
- che il TFR, finalmente libero da vincoli, venga erogato ai lavoratori senza ulteriori proroghe, indicendo all’occorrenza azioni specifiche di mobilitazione;
- che Governo e Regione in primis e tutti i soggetti pubblici e privati tenuti ad intervenire operino per l’ avvio tempestivo dei lavori di bonifica del SIN di Piombino, premessa di qualsiasi reindustrializzazione duratura e possibile fonte immediata di lavoro; occorrono tempi e finanziamenti certi per la messa in sicurezza e la bonifica sostanziale delle aree, riattivando l’attenzione, nel rispetto degli accordi e dei piani occupazionali, anche sulla tutela ambientale e le prioritarie esigenze della salute e della sicurezza per cittadini e lavoratori;
- che siano incrementati i fondi e accelerate le procedure per gli incentivi alla diversificazione produttiva, nel rispetto delle le vocazioni economiche del territorio;
- che si dia finalmente avvio ai lavori per il completamento della SS398 fino al porto e per il potenziamento delle rete ferroviaria.
Infine si sottolinea la decisiva importanza della elaborazione di un Piano Siderurgico Nazionale. Senza una politica industriale che riguardi tutta la produzione primaria nazionale e includa i trasformatori e i consumatori di acciaio nonchè i servizi e la ricerca, i vari siti produttivi slegati fra loro non potranno uscire dalla crisi e uno dopo l’altro saranno destinati a gravi ristrutturazioni o chiusure. Il Governo deve dotarsi delle necessarie strutture tecniche e di ricerca, come in altri Paesi europei, per verificare l’attendibilità tecnica, finanziaria e produttiva dei vari piani industriali che vengono presentati, favorendo accordi societari, reti d’impresa , sinergie , secondo gli interessi strategici del Paese, evitando la guerra tra territori e la guerra tra lavoratori.
Su questa piattaforma invitiamo tutti lavoratori e i cittadini della Val di Cornia a partecipare numerosi il 4 agosto alla mobilitazione promossa dai sindacati a Roma per far sentire la nostra voce e le nostre proposte».
Coordinamento Art. 1 – Camping CIG
(Foto di Pino Bertelli)