Che scorrettezza togliere la nostra bandiera!
PIOMBINO 11 agosto 2018 — In questi anni abbiamo sempre trattato la vertenza Aferpi, volutamente, con molta prudenza senza mai esultare e/o fare tifoseria da stadio. Sicuramente un dato innegabile, come la nostra sigla ha sempre evidenziato, è l’esperienza nel settore siderurgico dell’imprenditore Jindal. Saranno solo i fatti ed il rispetto degli impegni da parte di tutti i soggetti coinvolti, nei prossimi anni, che dimostreranno se Piombino potrà realmente tornare ad essere il secondo polo siderurgico d’Italia. La strada da percorrere è ancora molta e molti sono gli aspetti da approfondire. Per fare questo occorreranno incontri e confronti ma soprattutto andare a fondo su molte tematiche. Il primo obiettivo non dovrà essere solo quello di tornare a lavorare ma anche come lo si farà. La sicurezza non dovrà mai essere messa in secondo piano e occorrerà trovare il modo giusto per non escludere nessuno dal progetto, sia i lavoratori diretti che quelli dell’ indotto su cui ancora molto è da approfondire.
Un atto incomprensibile, avvenuto in questi giorni al cavalcavia della ex Lucchini , largo Caduti sul lavoro, è stato la scomparsa della nostra bandiera, per noi espressione non solo della lotta per la ex Lucchini, ma anche dell’ aspetto legato alla sicurezza dei lavoratori, tematica, purtroppo, sempre attuale. Sia chiaro che come organizzazione non giudichiamo chi ha tolto la propria bandiera, ma riteniamo scorretto chi si è permesso di togliere le bandiere di altre sigle sindacali . Ogni organizzazione sindacale, nella sua piena autonomia, deve esprimersi liberamente e democraticamente nei modi e nei tempi ritenuti più opportuni.
Segreteria provinciale Uglm