Chi pagherà nel litigio tra Rimateria e Sei Toscana?

· Inserito in Teoria e pratica

PIOMBINO 7 novem­bre 2018 — Chi pagherà nel­la verten­za tra Rima­te­ria e SEI Toscana?
Qualunque sia l’e­si­to, che potrebbe portare un aumen­to del­la tar­if­fa o un aumen­to del buco di bilan­cio di una parte­ci­pa­ta, saran­no nuo­va­mente i cit­ta­di­ni a pagare una con­tro­ver­sia fra due soci­età che han­no al loro inter­no i medes­i­mi sogget­ti.
Cer­chi­amo di capire meglio: ATO TOSCANA SUD , ovvero l’ Ente Autorità per il servizio di ges­tione inte­gra­ta dei rifiu­ti urbani che rac­coglie i Comu­ni delle provin­cie di Arez­zo, Siena, Gros­se­to e 6 Comu­ni del­la provin­cia di Livorno (Piom­bi­no, Campiglia, San Vin­cen­zo, Castag­ne­to, Suvere­to, Sas­set­ta), ha dato la con­ces­sione per tali oper­azioni alla soci­età Sei Toscana che, in atte­sa di prel­e­vare e trattare i rifiu­ti soli­di urbani (RSU) nei pro­pri impianti (per quan­to ci riguar­da, quel­li delle Stril­laie), si è avval­sa di un sito di stoccag­gio tem­po­ra­neo pres­so RIMa­te­ria, dove scar­i­ca­vano i pic­coli mezzi usati per lo spaz­za­men­to e rac­col­ta, per venire poi trasfer­i­ti per mez­zo di camion.
Quin­di Sei Toscana ha sot­to­scrit­to con RIMa­te­ria un accor­do nel quale ven­nero indi­cati in 23 euro/tonnellata i costi per espletare il servizio, appun­to indi­ca­to come “trasferen­za”.
L’ATO, la cui assem­blea è com­pos­ta da tut­ti i sin­daci dei Comu­ni dell’ambito ter­ri­to­ri­ale di rifer­i­men­to, per l’an­no 2017 ha val­u­ta­to lo stes­so servizio con un val­ore assai infe­ri­ore pari a 8 euro a ton­nel­la­ta. Ques­ta dif­fer­ente val­u­tazione ha por­ta­to ad un man­ca­to incas­so per RIMa­te­ria del­la non trascur­abile cifra di 800mila euro.
Ora RIMa­te­ria (per adesso anco­ra al 60% pub­bli­ca con le quote ASIU di Piom­bi­no, Campiglia, San Vin­cen­zo, Castag­ne­to, Suvere­to, Sas­set­ta) si accinge a pre­sentare un decre­to ingiun­ti­vo con­tro Sei Toscana per chiedere il paga­men­to di questi 800mila euro.
In ques­ta par­o­dos­sale situ­azione in cui i Comu­ni sono pre­sen­ti sia in RIMa­te­ria sia in ATO Toscana Sud, ci doman­di­amo come si siano espres­si nelle oppor­tune sedi i sin­daci del­la Val di Cor­nia.
Oggi l’e­si­to di una causa può avere solo esi­ti nefasti per i cit­ta­di­ni dei nos­tri Comu­ni. Se viene data ragione a RIMa­te­ria, i costi ver­ran­no car­i­cati in bol­let­ta aumen­tan­do le tar­iffe. Se la ragione viene data a Sei Toscana, a sof­frire sarà la soci­età parte­ci­pa­ta dai Comu­ni del nos­tro com­pren­so­rio.
Sen­za con­tare le spese legali e proces­su­ali.
Nonos­tante pos­sa far sor­rid­ere, la ques­tione è molto seria poiché a pagare saran­no, come sem­pre, i cit­ta­di­ni.

MoVi­men­to 5 Stelle Piom­bi­no

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