Chi sa qualcosa sui fanghi di Bagnoli?
Il 7 Giugno la notizia. Dei fanghi di Bagnoli non se ne parla più. Lo dicono sia il Presidente dell’Autorità Portuale sia il Sindaco di Piombino. Avrebbe dovuto avere uno spazio ben più ampio ed invece viene passata come una non notizia. Banalità insomma. «…Il cronigramma è saltato come è saltata l’operazione.…..lo abbiamo detto chiaro e tondo.….Ciascuno si tenga i suoi rifiuti e i suoi soldi.…”, dice il Sindaco di Piombino. Insomma la svolta epocale, la risoluzione certa dei problemi infrastrutturali ed ambientali, un porto mastodontico, un referendum negato, le aziende pubbliche che si arricchiscono con il business dei rifiuti, la multimedialità al servizio della propaganda e chi più ne ha più ne metta, naturalmente in tempi certi garantiti, tutto é finito, accantonato e nemmeno ricordato.
E questa é naturalmente la prima crepa nel rapporto istituzioni e cittadini. Migliaia di firme raccolte contro l’operazione non meritano nemmeno un comunicato ufficiale.
Ma non c’é solo questo. Una sigla era diventata popolare: APQ, cioé ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO, mica uno scherzo. Era il 21 Dicembre 2007 e tutti dalla Presidenza del Consiglio al Comune di Piombino firmavano l’Accordo di Programma Quadro Piombino-Bagnoli “Per gli interventi di bonifica negli ambiti marino-costieri presenti all’interno dei Siti di bonifica di interesse nazionale di Piombino e Napoli Bagnoli-Coroglio e per lo sviluppo di Piombino attraverso la realizzazione di nuove infrastrutture”.
Era tutto lì, anche quello che non c’era, ma non bastava ed allora se ne firmò un altro. Era il Dicembre 2008 e questa volta era l’Accordo di Programma “Per il completamento della riqualificazione ambientale funzionale all’infrastrutturazione e allo sviluppo del territorio incluso nel sito di bonifica di interesse nazionale di Piombino”.
Ecco la seconda crepa: lo sa il Consiglio Comunale che tutto questo non c’è più? E’ stato investito il Consiglio Comunale che queste decisioni sono state annullate? Lo dovrebbe sapere anche perché da quelle decisioni ne sono scaturite anche altre e di ben rilevante entità, ad esempio nell’ Aprile 2009 la variante al PRG vigente e al Piano Strutturale del Comune di Piombino per la portualità, il distretto della nautica, il riassetto delle aree industriali e delle infrastrutture connesse.
In realtà nessuna decisione é stata presa dal Consiglio Comunale, nemmeno l’annullamento di quegli Accordi.
In altri termini il disegno del futuro di Piombino, poco importa da questo punto di vista se condivisibile o no, é stato annullato con una dichiarazione del Sindaco sulla cronaca di Piombino in taglio basso.
Il Consiglio Comunale forse ha letto l’articolo.
(Foto di Pino Bertelli)
Dal Tirreno — Piombino del 17/9 “50 milioni per il nuovo porto” : “.…la vasca grande che, divisa in tre settori, sarà riempita con 1.200.000 mc di materiale, 560.000 provenienti dai nuovi dragaggi”. E gli altri 640.000 mc da dove verranno?
E poi: “La prossima fase ‑spiega Guerrieri- sarà quella di realizzare all’esterno delle vasche due punti di attracco per le bettoline che dovranno scaricare il materiale”.
“Bettoline” mi ricorda qualcosa. Comunque, non ho capito quale materiale verrà scaricato. Visti i precedenti, se ce lo spiegassero.….…
Innanzitutto quello dei dragaggi del porto, materiale cari miei che non è molto diverso da quello di Bagnoli
Giorgio gli scarti di Bagnoli non sono molto diversi dai fanghi di dragaggio del porto ?
Ok, nessuno ha mai pensato di coltivarci i pomodori biologici sulle vasche. Dunque va bene che il materiale arrivi dal dragaggio del nostro porto. Quello che ci pareva una follia era far arrivare materiale simile al nostro da 800 km con 3000 bettoline e con enorme spreco di denaro pubblico mentre tra porto e discarica industriale della Lucchini ce ne abbiamo fin sopra i capelli e oltre.
Vero.