Chi si smarca dalla Parchi e chi ne vuole il rilancio
PIOMBINO 23 febbraio 2020 — La delibera con cui l’amministrazione di San Vincenzo ha scelto di riprendere la gestione del parco di Rimigliano non può che lasciarci perplessi.
Per carità, è una decisione che non mina il funzionamento della società parchi ma aggredisce violentemente il principio sul quale molti anni fa la Parchi nacque, ovvero inserire plurimi elementi attrattivi presenti in Val di Cornia, facendoli gestire da un ente sovracomunale per darne maggiore risalto e funzionalità.
Peraltro, merito a parte, riteniamo che una tale decisione dovesse essere preceduta almeno da una discussione tra i sindaci soci della Parchi e, forse ancor di più, tra i membri del nuovo consiglio di amministrazione insediatosi poche settimane fa.
Del resto, nella nomina di quel consiglio di amministrazione i Comuni soci hanno cercato alte professionalità in plurimi settori proprio con l’intento di una più efficace gestione societaria, nell’ottica di un ruolo di forte traino turistico, culturale e ambientale dell’intera zona. Per questo siamo convinti che le presunte criticità che San Vincenzo rileva sulla gestione del parco di Rimigliano avrebbero trovato facile soluzione, anche in virtù della modestia delle stesse, legate per lo più alla manutenzione del verde.
Non vorremmo che dietro tutto ciò ci fosse la tentazione del Comune di San Vincenzo di smarcarsi dalla Parchi Val di Cornia, convinto di poterne ricevere gli effetti benefici senza gli impegni finanziari, proprio adesso che l’alternanza politica realizzatasi pochi mesi fa ha alterato e non poco gli equilibri sociali interni alla Parchi.
Speriamo di sbagliarci, perché gli interessi di un intero territorio vengono prima di quelli di un partito politico.
Per quel che ci riguarda lavoreremo comunque, ci auguriamo insieme a tutti i Comuni della Val di Cornia, aiutando il nuovo Consiglio di Amministrazione a rilanciare la Società dei Parchi perché esplichi appieno il suo ruolo sia di impresa finalizzata alla tutela ed alla valorizzazione di beni culturali e naturalistici sia di impresa capace di aiutare il miglioramento e l’elevazione qualitativa dell’offerta di servizi turistici del territorio.
Vogliamo un’impresa, non a caso è una società per azioni, che metta in valore le potenzialità dell’intera Val di Cornia.
Francesco Ferrari, sindaco di Piombino