Chi vuol portare il relitto nella baia di Campese?
ISOLA DEL GIGLIO 26 maggio 2014 – “Giglio Campese rappresenta, come tutta la nostra isola, un luogo incontaminato e non permetteremo a nessuno di violentare oltremodo il nostro patrimonio paesaggistico e ambientale. La questione, per quanto ci riguarda, non si è mai aperta e qui si chiude». È questa la sdegnata reazione del sindaco dell’Isola del Giglio Sergio Ortelli di fronte alla notizia, apparsa sul Tirreno, circa la possibilità che la Costa Concordia venga rimorchiata nella baia di Campese per essere qui caricata sui Vanguard. Per la cronaca Campese è uno dei tre piccoli paesi dell’Isola con Giglio Castello e Giglio porto. Rispetto alla zona in cui è naufragata la Concordia, Campese si trova nella parte opposta dell’isola. Il paese ha una spiaggia stupenda, meta di turisti soprattutto durante il periodo estivo. Siamo di fronte ad un vero paradiso, peraltro ben conservato.
L’ipotesi di far arrivare la nave della Costa in questa zona appare oggettivamente assurda anche perché non si capisce il motivo per il quale il relitto dovrebbe essere rimorchiato in una parziale circumnavigazione dell’isola per raggiungere la profondità necessaria alle operazioni del Vanguard. È presumibile infatti che le stesse caratteristiche presenti nel mare di Campese possano essere comuni anche ad altre zone di minor pregio.
Il giornale cita piani della Dockwise, la società proprietaria della Vanguard, secondo i quali il porto di Campese sarebbe usato per “svuotare completamente l’acqua rimasta dentro i cassoni”.
Di fronte a questa possibilità, che finora non era mai emersa nelle riunioni ufficiali, la reazione gigliese è stato più che decisa. “Un’idea simile – ha gridato il sindaco Ortelli – rappresenta non solo una provocazione per la nostra isola ma una richiesta assurda, così assurda che rispediamo immediatamente al mittente. I gigliesi meritano rispetto e pertanto l’idea progettuale va rimossa prima possibile. Giglio Campese rappresenta, come tutta la nostra isola, un luogo incontaminato e — ripeto con forza — noi non permetteremo a nessuno di violentare oltremodo il nostro patrimonio paesaggistico e ambientale. La questione, per quanto ci riguarda, non si è mai aperta qui davvero si chiude”.