Chiarezza sulla situazione del Nuovo Pignone
FIRENZE 19 aprile 2018 — “Il 15 novembre scorso chiesi attenzione su quanto stava accadendo oltreoceano a General Electric. Il mio appello andò deserto, centrosinistra e centrodestra si tennero in silenzio in Consiglio regionale e l’unico fatto collegato fu l’addendum all’accordo di programma col quale il Presidente della Regione e il Ministero dello Sviluppo Economico hanno finanziato con altri 65 milioni di fondi pubblici il gruppo Nuovo Pignone (oggi Baker Hughes, a GE company) per un investimento complessivo verso una società privata tale da risultare, ci sembra, secondo solo a quello Lamborghini” così Irene Galletti, consigliera regionale M5S e vicepresidente della Commissione Sviluppo Economico.
“Già da un anno circa il 40% dei lavoratori delle aziende che lavorano per BHGE è rimasto a casa per alcuni periodi coperti dagli ammortizzatori sociali o in ferie forzate. A metà febbraio 2018, la Logistics & Painting (gruppo B‑cube) ha mostrato segni di grave sofferenza tanto da avviare procedure di licenziamenti collettivi, poi ritirati a seguito di proteste sindacali ed irregolarità formali, ma che potrebbero ripetersi e a distanza di pochissimi giorni. Anche nell’area del Nuovo Pignone di Avenza, cento lavoratori della TC srl — azienda dell’indotto — hanno protestato per i ritardi di mesi nel pagamento degli stipendi e delle tredicesime” elenca la Cinque Stelle “e proprio ieri a Massa 52 lavoratori di una ditta subappaltatrice di un’azienda (B‑Cube) fornitrice di BHGE hanno fatto 8 ore di sciopero e protesta pubblica perché hanno ricevuto dall’azienda l’annuncio del licenziamento dal 31 luglio”.
“Considerato che nel polo Massa-Avenza BHGE usufruisce di circa 800 lavoratori dell’indotto su 350 dipendenti dell’azienda, la situazione è molto seria e allarmante” sottolinea Galletti “soprattutto perché il Pignone è la realtà industriale più forte di un’area economicamente depressa, la Provincia di Massa Carrara, che ha tassi di occupazione pari alla Basilicata, di molto sotto la media toscana”.
“Questa situazione potrebbe trovare sbocco solo da un’inversione di tendenza del piano di riduzione delle spese di BHGE, azienda che assicura da sola quasi un punto del PIL toscano” precisa la vicepresidente della Commissione Sviluppo Economico che aggiunge “Il Pignone è un orgoglio italiano e toscano e la politica ha il compito di svegliarsi, analizzare quanto sta succedendo e prendersi la responsabilità di governare la situazione. Per questo insieme a Gabriele Bianchi abbiamo protocollato un’interrogazione al Presidente della Regione” conclude Irene Galletti.
Area Comunicazione M5S — Regione Toscana