Ciò che il sottosegretario Velo ha fatto all’ambiente
CAMPIGLIA 4 marzo 2014 — L’Onorevole Dottoressa Silvia Velo, già Sindaco del Comune di Campiglia dal 1999 al 2004 e dal 2004 al 200, è stata nominata Sottosegretario del Ministero dell’Ambiente del Governo condotto da Matteo Renzi.
Il Comitato per Campiglia per anni si è battuto contro le scelte fatte dalla Signora Velo in materia di governo del territorio, per le conseguenze drammatiche che hanno avuto sull’ambiente di Campiglia e di tutta la Val di Cornia.
Si deve infatti al nuovo Sottosegretario all’Ambiente la scelta di modificare nel 2002 la Concessione di coltivazione della Cava di Monte Calvi attraverso un semplice atto dirigenziale senza discussione in Consiglio Comunale, come se si trattasse una variante marginale alla Concessione originaria. In realtà la modifica consisteva nel concedere il raddoppio del volume dei materiali estraibili che da mc. 4.865.000 passava a mc.8.507.000. Con lo stesso atto si spostava la data di scadenza, già spostata dal 2014 al 2016, al 31.12.2018. Non si è ancora capita la necessità della proprietà di chiedere con un anticipo di 12 anni rispetto alla scadenza del 2014 il raddoppio dei volumi, così come non si è capita la procedura estremamente celere scelta dal Sindaco conclusasi il 6 Agosto 2002.
Il 30 ottobre 2002 i Comuni della Val di Cornia, il Circondario, la Provincia e la Regione sottoscrissero un Protocollo di Intesa dove tutti si impegnavano a ridurre le estrazioni dalle cave e si impegnavano a non autorizzare altri rinnovi.
E’ ancora grazie all’ex Sindaco Velo che il 10 Marzo 2002 venne concesso alla SALES, sempre con semplice atto dirigenziale, di continuare a scavare nella Cava di Monte Valerio fino al 10 Marzo 2020 per estrarre mc. 8.000.094.
Altro punto, sicuramente qualificante per la carica ottenuta, è l’avere sostenuto con forza e determinazione, tanto da attivare un Convegno sul tema, un progetto di Lottizzazione convenzionato il 25 Marzo 2005, finalizzato a realizzare una Residenza Turistica Alberghiera in area Fonte di Sotto formata da 52 casette per un volume di mc. 10.000 sotto le mura medioevali di Campiglia. Il Comitato dimostrò che l’Agenzia Immobiliare attivata prometteva in vendita non quote societarie di una attrezzatura alberghiera ma casette ad uso esclusivo. Malgrado questo l’intervento, fino ad ora non realizzato, è sempre stato difeso a spada tratta.
Infine, ricordiamo il forte sostegno dato dalla Signora Velo alla realizzazione di una Lottizzazione in località Le Lavoriere, destinata a installare tre ditte del territorio attive nell’ambito di trattamento degli inerti. La sbandierata importanza dell’intervento convenzionato il 25 Marzo 2005, ha compromesso con strade e riempimenti mq. 78.661 di terreni agricoli in prossimità di attività già installate di agriturismo e coltivazioni pregiate. Il tutto è ad oggi servito solo a delocalizzare dal così detto “Parco Termale”, un impianto di betonaggio su un lotto di appena mq. 7810 con superficie coperta di mq. 437,15 oltre a silos e piazzali, che poteva essere benissimo installato in aree libere del Piano P.E.E.P esistente.
Il Comitato, alla luce di queste vicende, è estremamente preoccupato su cosa accadrà all’ambiente della Val di Cornia e chiede al nuovo Sottosegretario dei chiarimenti su cosa intenda per ambiente e su cosa intenda fare che non sia potenziamento delle cave, sostegno alla realizzazione del nuovo Porto di Piombino e della Autostrada Tirrenica con materiali estratti dalle cave, promozione di un Distretto Inerti nella Val di Cornia che inevitabilmente impedirà lo sviluppo di altre attività veramente in grado di tutelare l’ambiente e quindi il paesaggio.
Comitato per Campiglia