Ciò che chiamano fascismo è criminalità e stupidità

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pervenuta in redazione

PIOMBINO 24 gen­naio 2017 — Il Par­ti­to demo­c­ra­ti­co ha pre­sen­ta­to in con­siglio comu­nale a Piom­bi­no un ordine del giorno volto a con­trastare il peri­co­lo di un pre­sun­to ritorno fascista: abbi­amo vota­to con­vin­ta­mente con­tro dato che le esi­gen­ze sono altre.
La pro­pos­ta del par­ti­to di mag­gio­ran­za — che face­va per­al­tro rifer­i­men­to alla pro­pos­ta di legge Fiano che con lo sciogli­men­to delle Camere è decadu­ta — è esem­pio di dem­a­gogia e nul­la più.
Per­ché innanz­i­tut­to non si com­prende come un impeg­no dell’amministrazione “a tenere sal­da la vig­i­lan­za” con­tro il fas­cis­mo pos­sa avere un con­cre­to effet­to.
Ma l’aspetto più ril­e­vante è un altro: si vor­rebbe con­trastare il fenom­e­no sen­za però chieder­si quale sia la causa. Per­ché quel­lo che il Par­ti­to demo­c­ra­ti­co chia­ma fas­cis­mo altro non è che un incre­men­to di crim­i­nal­ità e di stu­pid­ità che poco ha a che fare con ide­olo­gie vec­chie cent’anni. Quegli scioc­chi che si ren­dono respon­s­abili di fat­ti più o meno gravi sot­to l’insegna del fas­cis­mo o nazis­mo il più delle volte non san­no nep­pure cosa siano fas­cis­mo o nazis­mo.
L’analisi da fare è sui motivi sca­turen­ti tali fenomeni; ed i motivi non pos­sono che ricol­le­gar­si al degra­do sociale in cui è sta­to trasci­na­to il nos­tro Paese, dove i gio­vani non han­no prospet­tive, i costi del­la vita sono altissi­mi ed i servizi medioc­ri, le tasse rap­p­re­sen­tano un salas­so e gli aiu­ti sociali sono per lo più assor­biti dai bisog­ni degli immi­grati.
Ed allo­ra, invece di perdere tem­po a dis­cutere in Par­la­men­to il prog­et­to di legge Fiano od a trattare nel con­siglio comu­nale piom­bi­nese l’intervento dell’amministrazione con­tro fenomeni pseu­do fascisti  (ci risul­ta mai ver­i­fi­catisi nei nos­tri ter­ri­tori), chi ammin­is­tra la nos­tra nazione, ed ancor di più chi gov­er­na la nos­tra cit­tà, dovrebbe pre­oc­cu­par­si del­la man­can­za di lavoro, del­la povertà cres­cente, dei cas­sain­te­grati delle fab­briche ed i dis­oc­cu­pati dell’indotto, dei com­mer­cianti costret­ti a chi­ud­ere le loro attiv­ità.
Non cre­di­amo che a loro inter­es­si tan­to la pro­pos­ta di legge Fiano.
È evi­dente come il PD usi i val­ori dell’antifascismo come stru­men­to per com­pat­tar­si, per super­are le dif­feren­ze tra le cor­ren­ti a liv­el­lo nazionale, piut­tosto che ricu­cire le cica­tri­ci post con­gres­so in Val di Cor­nia, nel­la sper­an­za così di ubri­acare gli ital­iani e non far par­lare del­la crisi eco­nom­i­ca che, specie nei nos­tri ter­ri­tori, non ha saputo arginare.

Francesco Fer­rari, Fratel­li d’I­talia  

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