Città etrusche per il riconoscimento UNESCO

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PIOMBINO 18 mar­zo 2014 — Il sito arche­o­logi­co di Pop­u­lo­nia e Barat­ti aderisce alla rete delle cit­tà etr­usche per la pre­sen­tazione del­la can­di­datu­ra uni­taria per il riconosci­men­to di pat­ri­mo­nio del­l’u­man­ità Unesco. Dopo l’avvio, nel 2009, dell’iter di ricer­ca e di stu­dio per l’elaborazione di un prog­et­to per l’iscrizione dell’area Barat­ti-Pop­u­lo­nia nell’elenco del pat­ri­mo­nio mon­di­ale dell’Unesco, il Comune di Piom­bi­no ha deciso, su pro­pos­ta del Comune di Peru­gia, di portare avan­ti la can­di­datu­ra all’interno di un sis­tema di siti arche­o­logi­ci che pre­sen­tano carat­ter­is­tiche omo­ge­nee rispet­to ai req­ui­si­ti richi­esti.
La pri­ma uffi­cial­iz­zazione di questo nuo­vo prog­et­to avver­rà domani a Chiusi, alle ore 10 con la fir­ma di un pro­to­col­lo d’intesa tra tutte le cit­tà inter­es­sate, Peru­gia come comune capofi­la. L’elenco com­prende appun­to Pop­u­lo­nia, Arez­zo, Chiusi, Cor­tona, Peru­gia, Roselle, Volter­ra, Veio, Vul­ci, Cere, più Cervet­eri e Tar­quinia che il riconosci­men­to Unesco ce l’hanno già e da tem­po.
Si trat­ta di una can­di­datu­ra uni­taria che supera il con­cet­to di sin­go­lo sito e che val­oriz­za il sis­tema delle cit­tà-sta­to etr­usche non solo per le carat­ter­is­tiche di ognuno, ma per i val­ori e gli ele­men­ti cos­ti­tu­tivi che le uni­vano. Una pro­pos­ta sicu­ra­mente più robus­ta e sosteni­bile rispet­to a quel­la del sin­go­lo ter­ri­to­rio, a fronte del grande numero di richi­este pre­sen­tate da altri siti sia in Italia sia all’estero che mira ad ottenere, dunque, il pres­ti­gioso riconosci­men­to per tut­ta l’area che cos­ti­tu­i­va nell’antichità la “Dode­capoli” etr­usca.
Nel pro­to­col­lo si speci­fi­ca che la can­di­datu­ra vert­erà su tre dei sei cri­teri pre­visti dal­la Con­ven­zione del 1972 Unesco e pre­cisa­mente: mostrare un impor­tante scam­bio di influen­ze all’interno di un peri­o­do con­sid­er­a­to, o di un’area cul­tur­ale deter­mi­na­ta, in relazione allo svilup­po dell’architettura o del­la tec­nolo­gia, delle arti mon­u­men­tali, del­la piani­fi­cazione urban­is­ti­ca o del­la prog­et­tazione del pae­sag­gio; apportare una tes­ti­mo­ni­an­za eccezione di una tradizione cul­tur­ale o di una civiltà anco­ra vivente o scom­parsa ed infine offrire un esem­pio eccezionale di un tipo di costruzione o di un insieme architet­ton­i­co o tec­no­logi­co o del pae­sag­gio che illus­tri una fase o dei peri­o­di sig­ni­fica­tivi del­la sto­ria dell’umanità.
Con questo doc­u­men­to, tut­ti i Comu­ni ader­en­ti asseg­nano al Comi­ta­to sci­en­tifi­co il com­pi­to di elab­o­rare il doc­u­men­to pre­lim­inare a tito­lo gra­tu­ito e, in caso di aus­pi­ca­ta iscrizione del prog­et­to nel­la lista propos­i­ti­va, di pro­cedere alla stesura even­tuale del dossier sci­en­tifi­co e del piano di ges­tione. Del comi­ta­to sci­en­tifi­co fan­no parte Mario Torel­li, pro­fes­sore di Sto­ria dell’Arte dell’Università di Peru­gia, Francesco Scop­po­la, diret­tore MiBac Umbria, Pao­la E. Fali­ni, docente di prog­et­tazione urban­is­ti­ca pres­so l’Università La Sapien­za di Roma, Gio­van­nan­ge­lo Cam­po­re­ale, docente di Etr­us­colo­gia Uni­ver­sità di Firen­ze, Isabel­la Lapi diret­tore gen­erale MiBac Toscana, Alfon­si­na Rus­so, soprint­en­dente ai Beni arche­o­logi­ci dell’Etruria merid­ionale.
Il pro­gram­ma Unesco venne fonda­to il 16 novem­bre 1972 con la Con­ven­zione riguardante la pro­tezione del pat­ri­mo­nio cul­tur­ale e nat­u­rale mon­di­ale adot­ta­ta dal­la Con­feren­za gen­erale dell’Unesco.Al 2006 sono inclusi nel­la lista un totale di 830 luoghi (644 beni cul­tur­ali, 162 nat­u­rali e 24 misti) pre­sen­ti in 138 nazioni del mon­do. Attual­mente l’I­talia è la nazione a detenere il mag­gior numero di siti.

Comune di Piom­bi­no

 

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