I cittadini pagano le scelte avventate dell’ Asiu
CAMPIGLIA 22 gennaio 2015 — Nel mese di dicembre le liste civiche di Campiglia, San Vincenzo e Piombino ( Lista civica Comune dei Cittadini, Assemblea Sanvincenzina, Un’altra Piombino) si sono fatte promotrici di un’azione politica, attraverso la presentazione di un’interpellanza congiunta nei consigli comunali, per capire cosa stesse succedendo nella società ASIU. I timori che le nostre forze politiche si erano posti: di una gestione a dir poco avventata del bilancio e dello smaltimento dei rifiuti, nonché, la totale accondiscendenza dei comuni che ne fanno parte, sono stati confermati nella risposta che ASIU ha fornito alla nostra interpellanza.
Nel documento infatti si chiedeva, ad esempio: quale era lo stato del bilancio al 2013 e quale fosse il piano industriale 2014–2015, a quanto ammontava la quantità di rifiuti speciali trattati dalla società nella discarica di Ischia di Crociano, i tempi e i costi di realizzazione di una nuova discarica dovuta all’esaurimento prematuro di quella esistente, il calo e il mancato raggiungimento della quota della differenziata.
E ancora, i costi dell’impianto CDR, mai entrato in funzione, il costo dell’acquisizione delle quote della società TAP, solo per citarne alcuni.
Iniziamo col far chiarezza sul Bilancio della società visto che il suo presidente nei giorni scorsi ha dichiarato che “le attività produttive nel 2013 hanno chiuso tutte in sostanziale pareggio”, si è dimenticato di aggiungere qualcosa.
Il primo elemento che contraddice questa affermazione è lo stesso bilancio 2013 che alla voce perdita di esercizio segna un valore di più di 500.000€. Altri elementi si possono ricavare dalla risposta che la società ci ha fornito all’interpellanza: ad oggi ASIU perde ogni mese tra gli 80.000 e 100.000 € per la gestione dell’impianto TAP (costo 11mln€), che equivalgono a più di 1 milione di euro annui; l’impianto TAP attualmente è inservibile e senza una sua riconversione (che richiederà ulteriori investimenti) non potrà produrre che perdite. Lo stesso vale per l’impianto CDR, che dall’anno di costruzione, 2007, non è mai entrato in funzione (costato circa 4mln€); un impianto che avrà un costo annuo di esercizio 300.000€ , più di quanto se ne potrà ricavare dalla vendita del materiale prodotto. Nel periodo 2005–2013 la società ha incassato dallo smaltimento di rifiuti speciali una cifra come 46 mln di euro, con una punta massima nel 2008 arrivando al 39% del totale del bilancio rispetto ai rifiuti urbani. Adesso il gioco è finito: la discarica di Ischia di Crociano è esaurita prematuramente a causa della mancata raccolta differenziata e dello smaltimento abnorme di rifiuti speciali che hanno in questi anni utilizzati per sanare il bilancio della società dai costi. La nuova discarica costerà oltre 24 milioni € e non sarà pronta prima di diversi anni, nel frattempo dovremo conferire i rifiuti in un’altra discarica pagandone lo smaltimento.
Tutti questi elementi si rifletteranno sul bilancio della società ASIU aggravandolo fortemente riversandosi sulla tariffa rifiuti dei cittadini.
Comune dei Cittadini
Ho letto la risposta dell’assessore Chiarei, alla interpellanza relativa ad Asiu e Tap. A mio parere si possono fare le seguenti considerazioni:
sulla messa in sicurezza della discarica in esaurimento non vi è risposta e non viene presentato un piano finanziario a sostegno delle operazioni necessarie alla messa in sicurezza della discarica, né si precisano gli importi accantonati per tale scopo;
per quanto riguarda la nuova discarica non vi è alcuna risposta che consenta una previsione di inizio lavori e conseguente messa in funzione. Paventare l’eventualità di ricorrere al conferimento oneroso presso altre discariche dei nostri rifiuti è del tutto sensato;
viene precisato che il potenziamento della piattaforma Conglomix (per trattare l’amianto?) costerà 1–1,5 milioni di euro, che, sommati a quelli già spesi, fanno 15,5 milioni senza aver venduto in 4 anni un solo Kg di prodotto. Peraltro non si danno notizie dei risultati dati dalle prove di impiego del Conglomix, (voci non ufficiali affermano che sia inidoneo all’impiego come sottofondo stradale);
la acquisizione delle quote di TAP da parte di ASIU è stata realizzata mediante un mutuo di 3 ml. E disponibilità di cassa pari a 1 ml. Ne sono derivati maggiori costi di ammortamento e criticità di cassa che hanno reso necessario il ricorso alla fatturazione mensile (vedi delibera di giunta). L’operazione può aver consentito al Comune di Piombino di aggirare il patto di stabilità per il medesimo importo. Stante la situazione della Lucchini dal punto di vista aziendale ( ASIU) questa operazione appare molto avventata; a trarne “vantaggio” ( con conseguente possibilità di maggior indebitamento ) è stato il Comune di Piombino;
costi e ricavi di TAP ‚ricavi da conferimento scorie 4,9 ml. (ma Lucchini ha pagato o è un credito molto verosimilmente inesigibile?) ricavi da vendita prodotto 0 euro, dove sono finite tutte le scorie conferite?Ricavi da lavori ecc ecc in economia 3,9 ml, lavori eseguiti in economia da ASIU o da ditte esterne (possono nascondere manovre di distrazione di costi imputabili al bilancio ASIU);
anche i 500.000 euro di costi di manodopera possono nascondere una destinazione di spesa fittizia atta ad alleggerire il bilancio di ASIU. Se ne deduce un grosso problema di trasparenza e di difficoltà di controllo da parte dell’azionista;
impianto di produzione CDR una sfilza di costi senza precisare quante tonnellate di indifferenziato sia stato trattato, in quanto tempo e quanto CDR sia stato prodotto.
Per il punto 8 potevano esprimersi con queste parole “ andrebbe tutto bene se non andasse tutto male “.