Claudio Gentili, un ateo dai modi francescani
PIOMBINO 30 marzo 2019 — Caro Claudio, oggi il tuo corpo si rifà polvere. Non sentiremo più dalla tua viva voce gli interventi lucidi, sferzanti e costruttivi con cui hai accompagnato per anni la nostra storia di Camping CIG e prima ancora, la storia delle genti con cui ti sei sempre schierato, con decisione e coerenza. L’ impegno sindacale con i tuoi compagni di fabbrica, l’ impegno politico per gli sfruttati del tuo Paese; l’ impegno internazionalista a fianco dei popoli africani, non erano impegni “a parole”, ma sempre agiti con tutte le energie della tua lucida mente e con tutto il tuo corpo. Anche quando il corpo stava palesemente e progressivamente abbandonandoti e tu lo sottoponevi ai ritmi stressanti della lotta sociale e politica. Caro Claudio, ora te ne vai col tuo passo ormai lento e appesantito, i tuoi occhialetti da intellettuale organico alla causa delle donne e degli uomini che vivono del proprio lavoro, quale tu eri, non da salotto ma da frontiera; ricco di una cultura che non derivava dalle accademie ma da una vita vissuta spesso da protagonista, sempre immerso negli eventi sociali del tuo tempo e nello studio della realtà,. Te ne vai, ma ci lasci tanto, tantissimo. Ci lasci l’ energia che ti consentiva di non farti sopraffare dai tuoi acciacchi ormai non indifferenti. Ci lasci la testimonianza di una vita spesa per gli altri senza mai preoccuparti di te; ci lasci il senso del tuo rigore, che diventava “caratteraccio” quando qualcuno tentava di annacquarlo; ci lasci l’eco della tua sensibilità, verso i temi sociali ma anche, molto concretamente, verso il debole che la vita poteva farti incontrare. Una vita da comunista, un ateo dai modi francescani. Non torni polvere: la tua eredità è granitica e umanissima ad un tempo. Grazie di tutto.
Coordinamento Art.1 Camping CIG