Col nuovo governo cambiano i dirimpettai
PIOMBINO 2 giugno 2018 – Di cosa si sta discutendo negli incontri tra istituzioni nazionali, regionali e locali (e gli avvocati di Jindal) per arrivare al nuovo accordo di programma preliminare alla firma del contratto di acquisti da parte di JSW Steel Italy delle azioni di Aferpi, Piombino Logistics e GSI è difficile immaginarlo, dato che nessuno sa con quale linea politica e programmatica ci vadano i rappresentanti delle istituzioni pubbliche. E così si può contemporaneamente apprendere che il sindaco di Piombino Massimo Giuliani il 18 maggio 2018 vuole “riscrivere in un nuovo accordo di programma che tenga conto di indispensabili priorità: completamento delle infrastrutture viarie, con il finanziamento del secondo tratto della strada di collegamento con il porto, della rete ferroviaria e del completamento della banchine e dei piazzali portuali. Da capire poi come saranno utilizzate le aree che saranno rese libere dalle demolizioni nell’ex area a caldo, soprattutto di quelle in prossimità dello sbocco a mare” ed il vicesindaco Stefano Ferrini il 1° giugno 2018 invece parla di un “nuovo accordo di programma che interessa precipuamente le tematiche ambientali”.
Il sindaco aveva accennato ad una nuovo accordo ex articolo 252-bis D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 che sostituisca quello firmato il 30 giugno 2015, quello quasi completamente inattuato di cui Stile libero ha ampiamente parlato (Protocolli, accordi, declamazioni ma sostanza poca), così come ha parlato delle domande alle quali non si può non rispondere ma alle quali nessuno ad oggi ha risposto (Domande da fare, risposte da richiedere).
Una cosa in queste nebbie, comunque, è certa: cambieranno i dirimpettai, cioè quegli interlocutori, ministri e sottosegretari che quell’accordo firmarono.
Chi furono?
Lo dice la versione dell’accordo scaricabile dal sito del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare (http://www.bonifiche.minambiente.it/page_adp_252bis.html) che reca le firme di
Silvia Velo, Sottosegretario di Stato del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare dal 28 febbraio 2014 a ieri, deputato della Repubblica Italiana nelle Legislature XV — XVI – XVII, gruppo parlamentare Partito Democratico
e
Federica Guidi, Ministro dello sviluppo economico dal 22 febbraio 2014 al 5 aprile 2016.
Ma non si possono dimenticare, anche se la loro firma non compare,
Graziano Del Rio, Ministro delle infrastrutture e dei trasporti dal 2 aprile 2015 al1º giugno 2018,
Gianluca Galletti, Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare dal 22 febbraio 2014 al 1º giugno 2018,
Riccardo Nencini, Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti dal 28 febbraio 2014 al 1° giugno 2018.
Chi saranno i nuovi dirimpettai?
Hanno firmato davanti al Presidente della Repubblica il 1° giugno 2018:
Luigi Di Maio, Vicepresidente del Consiglio dei ministri e Ministro dello sviluppo economico e del lavoro.
Viene eletto alla Camera dei deputati per la circoscrizione Campania 1 al secondo posto nella lista del Movimento 5 Stelle nelle elezioni politiche del 2013.
Il 21 marzo 2013, con 173 voti, è eletto Vicepresidente della Camera dei deputati, il più giovane della storia della Repubblica a ricoprire tale carica. Dal 7 maggio fa parte anche della XIV Commissione, che si occupa delle politiche dell’Unione europea. In breve tempo diventa uno dei volti più noti del movimento, tanto da essere nominato membro del cosiddetto “direttorio” del movimento, costituito nel novembre 2014 da cinque parlamentari scelti da Beppe Grillo, con l’obiettivo di costruire il principale organo direttivo del movimento, con funzione di raccordo tra il leader e gli eletti in Parlamento. Nel 2016 è nominato responsabile degli enti locali del il Movimento 5 Stelle.
Nel settembre 2017 si candida alle elezioni primarie per scegliere il candidato premier e capo politico del Movimento 5 Stelle: l’esito delle votazioni tra gli iscritti alla piattaforma online del partito lo vede vittorioso con 30.936 voti, pari a circa l’82% dei votanti.
Alle elezioni politiche del 2018 ottiene 95.219 voti (63,41%) al collegio uninominale di Acerra, venendo così eletto per la seconda volta alla Camera.
Sergio Costa, Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare.
Nel 1983 consegue la Laurea (vecchio ordinamento) in Scienze Agrarie presso la Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, con una tesi su “Investigazioni e tecniche operative ambientali e di contrasto alle ecomafie”.
Dal 1995, è titolato S.F.P.-Scuola di Perfezionamento per le Forze di Polizia del Ministero dell’Interno con un Master di Alta Specializzazione in “Teoria del Coordinamento” e frequenta il Corso di Formazione Dirigenziale del Corpo Forestale dello Stato. Nel 2006 consegue un master in “Diritto e Gestione dell’Ambiente”.
È Comandante della Polizia Provinciale di Napoli, con la qualifica di Dirigente, fino al 7 aprile 2009. Tra il 2006 e il 2008 è nello staff del Ministro per l’ambiente Alfonso Pecoraro Scanio.
Passato al Corpo Forestale dello Stato, dall’8 aprile 2009 al 23 aprile 2010 è comandante regionale reggente della Basilicata e vice comandante dal 24 aprile 2010 al 30 aprile 2011. Dal 1º maggio 2011 al giugno 2014 è Comandante provinciale di Napoli, poi dal giugno 2014 al 31 dicembre 2016 Comandante regionale della Campania del Corpo forestale dello Stato, con la qualifica di Dirigente superiore avuta il 7 gennaio 2013.
Inserito nei ranghi dell’Arma dei Carabinieri, per lo scioglimento in incorporazione del Corpo, dal 1º gennaio 2017 al 31 maggio 2018 è Comandante della Legione Carabinieri Forestali della Campania, con il grado di Generale di Brigata.
Docente del Corpo Forestale dello Stato e dell’Arma dei Carabinieri, è stato referente investigazioni “Ecomafia” presso la Direzione Nazionale Antimafia e, inoltre, è stato Aiutante del Capo del Corpo Forestale dello Stato ed Ufficiale Generale presso gli Uffici di diretta collaborazione del Ministro della Difesa.
Danilo Toninelli, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti
Alle elezioni politiche del 2013 viene eletto Deputato della XVII legislatura della Repubblica Italiana nella circoscrizione V (Lombardia 3) per il Movimento 5 Stelle insieme al capolista Alberto Zolezzi.
Dal 7 maggio 2013 al 20 luglio 2015 è Vicepresidente della I Commissione (Affari Costituzionali della Presidenza del Consiglio e Interni) della Camera dei Deputati e successivamente membro del “Comitato permanente dei pareri” e della giunta per il regolamento della Camera.
Alle elezioni politiche del 2018 è candidato al Senato della Repubblica nel collegio uninominale di Cremona e come capolista nel collegio plurinominale Lombardia‑1.Viene eletto nella quota proporzionale.
Il 27 marzo 2018 viene eletto capogruppo per il M5S al Senato.