Come valorizzare la Parchi Val di Cornia
PIOMBINO 2 aprile 2016 — Se si guarda il bilancio della Parchi Val di Cornia, è subito evidente la componente economica che grava sui comuni, di un milione di euro l’anno, come contratto di servizio, ma che serve a sostenere lo sbilancio fra entrate e uscite della società. C’è stata descritta inoltre un’evidente difficoltà per l’esecuzione delle spese ordinarie, quindi la componente finanziaria è un’evidente criticità.
La Parchi Val di Cornia è una risorsa per il territorio, deve essere sostenuta e valorizzata, bisogna evitare che questa spada di Damocle, il peso economico sui comuni, possa domani essere agitata da qualcuno per liquidare la società o pensarne una privatizzazione.
Per migliorare le performance economiche bisognerebbe dotare questa società pubblica di ulteriori spazi in gestione, zone pregiate dove si possa avviare attività di servizio legate al turismo.
E’ per questo motivo che vogliamo stimolare il nuovo CdA a perseguire tutte le strade per potenziare la componente economica, attraverso le risorse già disponibili vagliando con attenzione le nuove ancora inespresse.
Giusto per fare un esempio, un’ area già in dotazione alla Parchi è la Sterpaia, che secondo le vecchie previsioni mai attuate, ma riproponibili in fase di riadozione, potrebbe divenire un centro di servizi ludico ricreativi e di ricettività leggera.
Su quest’argomento esiste già un parere positivo della maggioranza del Consiglio comunale di Piombino che impegnerebbe la stessa amministrazione a perseguirne gli scopi suddetti.
Inoltre a Baratti ci sarebbero alcune previsioni del piano particolareggiato, anch’esse ad oggi inattuate, come la torre adiacente Canessa, l’edificio ex croce rossa e quello ex Finanza, aree con destinazione ricettiva, l’ultima potrebbe andare tranquillamente nella disponibilità della Parchi.
L’offerta turistica dovrebbe dotarsi di componenti aggiuntive oltre l’attrazione storica culturale, come il pernottamento in situ, l’eventuale balneazione per non parlare delle inespresse potenzialità del promontorio e il fascino invernale del nostro golfo.