GLI OCCUPATI DAL 1951 AL 2011: QUANTI ERANO E DOVE LAVORAVANO

Com’era una volta il lavoro in Val di Cornia

· Inserito in Sotto la lente

PIOMBINO 1 mag­gio 2018 — La Val di Cor­nia ha parte­ci­pa­to al proces­so che dal 1951 ai pri­mi dieci anni del 2000 ha trasfor­ma­to l’I­talia pri­ma da paese agri­co­lo a paese indus­tri­ale e poi di servizi. Ma in quale modo ha parte­ci­pa­to a questo cam­bi­a­men­to? Ce lo dicono gli indi­ca­tori  estrat­ti dai Cen­si­men­ti del­la Popo­lazione e delle Abitazioni dal 1951 al 2011 selezionati da Istat in 8milaCensus.

In Val di Cor­nia nel 1951 risul­ta­vano 20.155 occu­pati diven­tati 22.593 nel 2011, ma men­tre gli addet­ti all’a­gri­coltura sono pas­sati da 6.078 a 1.481 (-4.597) e quel­li all’in­dus­tria da 10.041 a 6.580 (-3.461) gli addet­ti al terziario sono cresciu­ti da 4.036 a 14.533 (+10.497).
Nei sin­goli Comu­ni ques­ta la situ­azione nel 2011 rispet­to al 1951:

  • a Campiglia agri­coltura ‑1.340, indus­tria +414, terziario +2687, totale +1.761;
  • a Piom­bi­no agri­coltura ‑1.155, indus­tria ‑3.636, terziario + 5.702, totale +910;
  • a San Vin­cen­zo agri­coltura ‑579, indus­tria ‑320, terziario +1.583, totale +684;
  • Sas­set­ta agri­coltura ‑345, indus­tria +14, terziario +18, totale ‑313;
  • Suvere­to agri­coltura ‑1.178, indus­tria +67, terziario +507, totale ‑604.

Se il tas­so di occu­pazione totale  è un po’ dimi­nu­ito dal 1951 al 2011 (in pun­ti per­centu­ali: Campiglia ‑1,05, Piom­bi­no +0,08, San Vin­cen­zo ‑3,36, Sas­set­ta ‑6,08,Suvereto  ‑8,35), il dato più sig­ni­fica­ti­vo è rap­p­re­sen­ta­to da un lato dal­la dimin­uzione del tas­so di occu­pazione maschile (in pun­ti per­centu­ali: Campiglia — 23,92, Piom­bi­no ‑24,02, San Vin­cen­zo ‑26,08, Sas­set­ta ‑32,18, Suvere­to ‑30,19) e dal­l’al­tro dal­l’au­men­to di quel­lo fem­minile (in pun­ti per­centu­ali: Campiglia +22,98, Piom­bi­no +25,28, San Vin­cen­zo +19,40, Sas­set­ta +25,15, Suvere­to +16,49).

(*) I dati del­la serie 1951–1971 sono cal­co­lati ponen­do al numer­a­tore la vari­bile “popo­lazione in con­dizione pro­fes­sion­ale” (occu­pati + dis­oc­cu­pati) rifer­i­ti alla popo­lazione di 10 anni ed oltre nei pri­mi due cen­si­men­ti ed oltre 14 anni nel 1971. Dal 1981 in poi si riferiscono alla vari­abile “occu­pati” riferi­ta alla popoalzione di 15 anni ed oltre

Negli stes­si anni si è man­i­fes­ta­ta

  • una rad­i­cale dimin­uzione di addet­ti al set­tore agri­co­lo (in pun­ti per­centu­ali: Campiglia ‑41,55, Piom­bi­no ‑9,85, San Vin­cen­zo ‑40,10, Sas­set­ta ‑53,38, Suvere­to ‑58,58),
  • una dimin­uzione di addet­ti al set­tore indus­tri­ale (in pun­ti per­centu­ali: Campiglia ‑2,67, Piom­bi­no ‑32,37, San Vin­cen­zo ‑22,94, Sas­set­ta + 18,55, Suvere­to +12,52),
  • un aumen­to di addet­ti al set­tore terziario (in pun­ti per­centu­ali: Campiglia +44,23, Piom­bi­no +42,23, San Vin­cen­zo +52,71, cas­set­ta + 34,83, Suvere­to +46,07).

Nel set­tore terziario l’au­men­to si è man­i­fes­ta­to più nel­l’ex­tra­com­mer­cio (pen­si­amo al tur­is­mo e alla pub­bli­ca ammin­is­trazione) (Campiglia +26,12, Piom­bi­no +30,91, San Vin­cen­zo +40,48, Sas­set­ta +31,82, Suvere­to + 25,12) che nel com­mer­cio (Campiglia + 18,11, Piom­bi­no +11,32, San Vin­cen­zo +20,89, Sas­set­ta +14,77, Suvere­to + 20,95).

(Foto di Pino Bertel­li)

 

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