Parti civili contro Lonzi Metalli, R.A.R.I. e RIMateria
PIOMBINO 29 gennaio 2020 — Hanno l’apparenza di due atti burocratici ed invece non lo sono affatto
- Decreto dirigenziale della Regione Toscana n.761 del 27-01-2020
Oggetto: Costituzione di parte civile nel procedimento penale n.15787/2014-traffico illecito di rifiuti e mancata riscossione di ecotassa. Affidamento incarico all’Avvocatura regionale (15365) Tipo pubblicazione: Atto non pubblicato (NP) - Deliberazione della Giunta comunale di Piombino n. 24 del 27 gennaio 2020
Oggetto: Procedimento n. 15787/2014 R.G.N.R. e n. 3128/2015 R.G. G.I.P. presso il Tribunale di Firenze. — Nomina legale a difesa dell’Ente.
Si capisce bene dal comunicato del Comune di Piombino che, dopo aver anticipato che il giudice per l’udienza preliminare del procedimento penale a carico, tra gli altri, di RIMateria e dell’ex presidente della società Valerio Caramassi, ha disposto un rinvio a lunedì 6 aprile della stessa udienza preliminare per sanare dei vizi di notifica, afferma essere intenzione del Comune costituirsi parte civile e precisa che tra i capi di imputazione a carico di RIMateria figurano il traffico illecito di rifiuti anche pericolosi, smaltimento illegale e conferimento abusivo mediante produzione di certificati di analisi falsi, truffa ai danni della Regione Toscana, omesso versamento dell’ecotassa.
Quando sarà disponibile la documentazione relativa al procedimento ne potremo parlare più diffusamente, ma possiamo anticipare fin da ora che il procedimento penale non riguarda solo RIMateria ma anche Lonzi Metalli e R.A.R.I. e che la costituzione di parte civile non riguarderà solo il Comune di Piombino ma anche la Regione Toscana.
Per ora vale la pena di ricordare che la materia fu oggetto di discussione in seno alla COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA SULLE ATTIVITÀ ILLECITE CONNESSE AL CICLO DEI RIFIUTI E SU ILLECITI AMBIENTALI AD ESSE CORRELATI — RELAZIONE TERRITORIALE SULLA REGIONE TOSCANA.
La stessa Commissione approvò nella seduta del 28 febbraio 2018 una relazione del senatore Laura Puppato e dell’onorevole Stefano Vignaroli alcune parti della quale (da pag. 144 a pag. 167) riguardano “I primi accertamenti sugli impianti della Lonzi Metalli srl e della RA.RI Livorno srl” e “Gli accertamenti e le considerazioni del procuratore della Repubblica in Livorno”. In esse si fa riferimento alla discarica di ASIU come luogo in cui sono stati conferiti i rifiuti e in cui sono avvenuti incendi di rifiuti.
Lasciamo comunque al lettore interessato la lettura integrale della relazione.
Comunicato del Comune di Piombino
Era fissata per questa mattina, mercoledì 29 gennaio, a Firenze l’udienza preliminare del procedimento penale a carico, tra gli altri, di RIMateria e dell’ex presidente della società Valerio Caramassi. Il Comune di Piombino, individuato come persona offesa, ha affidato l’incarico all’avvocato Michele Alongi. Il giudice per l’udienza preliminare ha disposto un rinvio a lunedì 6 aprile per sanare dei vizi di notifica, ciò consentirà di acquisire copia degli atti d’indagine e verificare le scelte processuali da prendere.
“Vogliamo costituirci parte civile – dichiara il sindaco Francesco Ferrari – perché riteniamo giusto che il Comune sia parte attiva in un procedimento che riguarda una vicenda così cruciale per il territorio. Le accuse a carico di RIMateria, qualora fondate, confermerebbero le preoccupazioni della città riguardo la discarica”.
Tra i capi di imputazione a carico di RIMateria figurano il traffico illecito di rifiuti anche pericolosi, smaltimento illegale e conferimento abusivo mediante produzione di certificati di analisi falsi, truffa ai danni della Regione Toscana, omesso versamento dell’ecotassa.
“Esiste un legittimo dubbio – continua Francesco Ferrari – riguardo la natura dei conferimenti nella discarica di Ischia di Crociano: ecco che eseguire i carotaggi diventa ancora più importante. È un nostro dovere come amministrazione e un diritto dei cittadini sapere quale sia la natura del materiale conferito negli anni passati e se possa essere nocivo per la salute. È indispensabile fare chiarezza su tutta la vicenda RIMateria, non tanto per affibbiare responsabilità a qualcuno ma, piuttosto, per comprendere a quali rischi andiamo incontro, se ce ne sono: il primo passo è verificare il contenuto dell’impianto. C’è chi nel Consiglio comunale di ieri ha affermato che i carotaggi sono un inutile dispendio di denaro pubblico e che non servono: alla luce delle novità processuali, invece, è ancora più importante portare avanti l’iter ed eseguire l’intervento in tempi rapidi”.
Comunicato di FI-UDC-CIVICI POPOLARI LIBERALI, LISTA FERRARI SINDACO, LEGA SALVINI PREMIER, ASCOLTA PIOMBINO, LAVORO & AMBIENTE, FRATELLI D’ITALIA
Ieri in Consiglio comunale, il PD ha avuto la sfacciataggine di affermare che i carotaggi sono inutili. All’indomani di questa affermazione, al Tribunale di Firenze era convocata l’udienza preliminare del processo in cui RIMateria, tra gli altri, è accusata di traffico illecito di rifiuti anche pericolosi, smaltimento illegale e conferimento abusivo tramite certificati falsi.
Tutto ciò accadeva durante la discussione della mozione del M5s, approvata ieri con i voti di tutti i gruppi consiliari di maggioranza e di Rifondazione Comunista, che richiedeva l’avvio dei carotaggi, l’integrazione di centraline per il monitoraggio dei miasmi, la riattivazione delle assemblee mensili con i cittadini, di impedire a RIMateria di tentare qualsiasi percorso per modificare la tipologia di rifiuti da conferire in discarica e di impedire alla Regione di consentire i conferimenti finché non fossero adempiute le prescrizioni richieste e la messa a norma prevista. Il PD e la lista Anna per Piombino hanno votato contro, affermando in modo inequivocabile che i carotaggi non servono a nulla, sostenendo che sono altre le priorità per il territorio. In realtà, dopo le notizie pervenute in merito all’udienza preliminare per il procedimento a carico di RIMateria, con una serie capi d’imputazione pesantissimi, i carotaggi diventano uno strumento fondamentale per fare chiarezza. I cittadini hanno il diritto di sapere cosa sia stato conferito in discarica, con l’auspicio che non vi siano sostanze nocive alla salute.
Lettera alla Regione del Comitato Salute Pubblica Piombino — Val di Cornia
Facciamo seguito alla nostra comunicazione del 14 gennaio 2020 nella quale richiedevamo di non autorizzare la ripresa dei conferimenti di rifiuti speciali nella discarica sopracitata, per richiamare la vostra attenzione sui seguenti elementi.
La Regione Toscana ha prescritto alla società RIMateria di ottemperare a numerosi fondamentali obblighi a tutela della sanità dei cittadini e della vivibilità delle aree circostanti la discarica; parte di tali obblighi avrebbero dovuto essere assolti entro il 31 gennaio 2020, quali:
- attivazione dell’aspirazione del biogas nei settori B e C e misurazione del livello di percolato nei pozzi di captazione del biogas;
- attivazione del sistema di aspirazione e trattamento aria nel capannone;
- attivazione delle procedure per l’impianto del percolato.
Risulta ancora non ottemperata la prescrizione di avviare, entro il 25 novembre 2019, il posizionamento dei sistemi di copertura in modo da evitare la diffusione del biogas e delle emissioni odorigene che rendono invivibili le aree circostanti la discarica e che, a seconda della direzione dei venti, raggiungono anche la città e le zone più distanti.
La società RIMateria pone, per il percolato, un margine di sicurezza del 10% mentre l’ARPAT suggerisce un innalzamento del limite al 30%; riteniamo che, per la mancanza di idonea copertura riguardante 2/3 del volume di discarica e la mancanza di regimazione delle acque meteoriche superficiali, sia fondamentale che vengano approntate immediatamente tutte le soluzioni per evitare che il percolato inquini la falda che si trova a soli pochi metri dalla base della discarica.
A conferma di ciò ribadiamo che tracce di trizio sarebbero state rinvenute in alcuni pozzi esterni alla discarica, dei quali uno privato.
In conclusione chiediamo di non autorizzare la ripresa dei conferimenti fino a che i lavori prescritti non siano stati effettuati in quanto la società RIMateria, sebbene abbia prodotto varie lettere di intenti, si è dimostrata non affidabile, e ciò è dimostrato dalle continue diffide ricevute a partire dal 2011, dal sequestro del 2018 e soprattutto dal fatto che non è mai stata a norma e che ancora non lo è.