Comune ordina ripristino strada monte Coronato

· Inserito in Teoria e pratica

CASTAGNETO CARDUCCI 2 novem­bre 2018 — La stra­da real­iz­za­ta su Monte Coro­na­to, larga 3 metri per 1,3 km, è un abu­so edilizio e come tale il Comune di Castag­ne­to Car­duc­ci ha sanzion­a­to l’impresa che l’ha real­iz­za­ta, ordi­nan­done il ripristi­no allo sta­to prece­dente.
Con­sid­er­a­to questo grave prece­dente chieder­e­mo all’am­min­is­trazione comu­nale di Castag­ne­to Car­duc­ci, all’U­nione dei Comu­ni di Mas­sa Marit­ti­ma e alla Regione Toscana di svol­gere urgen­te­mente dei con­trol­li sui tan­ti “cantieri” aper­ti sulle colline castag­ne­tane, per ver­i­fi­care il rispet­to dei piani di colti­vazione e delle rel­a­tive autor­iz­zazioni.
Prezioso è sta­to il con­trib­u­to di tan­ti cit­ta­di­ni che ci han­no seg­nala­to quel­la situ­azione! Fon­da­men­tale che questo lavoro di “sen­tinelle del­l’am­bi­ente” pros­egua e che in tan­ti se ne curi­no, Legam­bi­ente c’è!
Il 14 agos­to del 2017 in tan­ti richiedem­mo, invano, l’intervento urgente del sin­da­co di Castag­ne­to Car­duc­ci, affinché agisse a tutela del ter­ri­to­rio del Comune da lei ammin­is­tra­to, ricevem­mo ras­si­cu­razioni e impeg­ni che poi non si sono con­cretiz­za­ti, se non dietro nos­tre ripetute sol­lecitazioni ed esposti ai Cara­binieri Fore­stali.
Oggi arriv­i­amo ad un pri­mo impor­tante risul­ta­to di ripristi­no del­la legal­ità, del quale siamo sod­dis­fat­ti, ma che las­cia anco­ra aperte ques­tioni da appro­fondire. In pri­mo luo­go l’affermazione ripor­ta­ta nell’ordinanza sec­on­do la quale il sen­tiero preesistente era medi­a­mente largo 2,25 metri! Non si capisce in base a quale documentazione/verifica si affer­mi ciò, se non a quel­la dell’azienda, riv­e­latasi poi non rispon­dente a realtà…
Ebbene tut­ti col­oro, i castag­ne­tani in prim­is, che han­no per­cor­so quel sen­tiero fino ai rud­eri del Romi­to­rio san­no benis­si­mo che il sen­tiero, pri­ma dell’abuso, era largo a mala­pe­na un metro e non “las­tri­ca­to” dal pietrame derivante dal­la fran­tu­mazione del­la roc­cia che delim­i­ta­va il vec­chio trac­cia­to.
Ci preme ricor­dare che pro­prio pochi giorni pri­ma dell’ordinanza del Comune di Castag­ne­to C.cci ave­va­mo deposi­ta­to 3 richi­este di “Acces­so agli Atti”: oltre che su ques­ta vicen­da, su altre due che riguardano sem­pre la via­bil­ità extrau­r­bana. Si trat­ta di due strade che sono state chiuse al pas­sag­gio, nonos­tante rien­tri­no nel­la clas­si­fi­cazione di “strade di uso pub­bli­co”. Ci rife­ri­amo in par­ti­co­lare alla Stra­da che por­ta alla Torre di Dono­rati­co e quel­la del Noci­no (a Castag­ne­to in fon­do a via Cairoli che sbu­ca sul­la provin­ciale Bol­gherese).
Rite­ni­amo che l’attenzione ai “beni comu­ni” a Castag­ne­to Car­duc­ci tro­vi nel­la mobil­ità minore delle strade extrau­r­bane che attra­ver­sano le sue cam­pagne e le sue colline una realtà da tute­lare, man­tenere e svilup­pare, in fun­zione di un dirit­to del­la popo­lazione, sanci­to da norme e rego­la­men­ti, a pot­er­si muo­vere su vie e strade sec­o­lari. Al tem­po stes­so le “vic­i­nali” sono un impor­tante reti­co­lo che per­me­tte il con­trol­lo ambi­en­tale del ter­ri­to­rio e il suo uti­liz­zo per un tur­is­mo sosteni­bile e rispet­toso dell’ambiente.
Nelle prossime set­ti­mane orga­nizzer­e­mo un incon­tro pub­bli­co a Castag­ne­to per rap­p­re­sentare i tre casi di “strade” che sti­amo seguen­do e le modal­ità di azione del­la pub­bli­ca ammin­is­trazione su queste tem­atiche, per avviare una rif­les­sione sul­la tutela e lo svilup­po del­la mobil­ità leg­gera (a pie­di e in bici­clet­ta) nel nos­tro ter­ri­to­rio e per con­frontar­ci su idee di sal­va­guardia e tutela del pat­ri­mo­nio col­linare di Castag­ne­to Car­duc­ci.

LEGAMBIENTE Cir­co­lo Cos­ta Etr­usca

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