Comune parte attiva dell’abbandono di Campiglia
PIOMBINO 2 febbraio 2017 — Abbiamo partecipato alla riunione di ieri sulla chiusura delle sezioni della scuola materna. Crediamo che la chiusura sia una perdita non solo per chi abita a Campiglia ma per tutto il Comune. Chiudere le scuole significherebbe far morire il centro di Campiglia. Contestiamo totalmente il modo di approcciarsi di questa amministrazione al calo delle nascite. La sindaca lo ha ribadito nell’assemblea di ieri: da qui al 2020 ci saranno meno nascite e la sezione di Campiglia chiuderà. Una decisione presa unilateralmente, senza prima confrontarsi con i genitori, e senza nemmeno porsi il problema se esiste la possibilità di invertire la tendenza e far tornare a crescere le nascite a Campiglia. Sì, perché il vero punto di svolta nella discussione sta proprio qui: Campiglia deve tornare a vivere, bisogna riportare giovani coppie ad abitare nel centro storico.
I servizi vanno implementati, mantenendo la scuola primaria, quella dell’infanzia e aprendo una sezione di nido che oggi non c’è. Anche se questo comporterà che qualche genitore di Venturina porti i bambini a Campiglia. Servono sostegni per chi decide di abitare nel centro storico e politiche urbanistiche che contengano le nuove costruzioni fuori dal centro, contrariamente a ciò che ha fatto la giunta Soffritti.
Questa amministrazione non crede alla possibilità di rivitalizzare il centro storico e non ha fatto nulla per invertire le tendenze demografiche che lo svuotano. Si limita a registrare le conseguenze delle proprie inerzie e le asseconda riducendo ancora i servizi. È dunque parte attiva dello spopolamento e dell’abbandono del centro storico. I genitori di Campiglia parlano di bambini e di futuro, il Comune parla di numeri e di tendenze ineluttabili da assecondare. Una domanda sorge spontanea: a che serve un sindaco e una giunta che prende atto dei problemi, non muove foglia per affrontarli e addirittura li aggrava?
Le soluzioni ci sono, basterebbe riportare giovani coppie ad abitare il centro storico per veder rivivere il borgo. Un esempio? Sempre più giovani cercano di andare a vivere da soli ma non hanno la disponibilità economica per pagare l’affitto. L’amministrazione potrebbe prendersi carico di dare un forte contributo per il pagamento dell’affitto per dieci anni alle coppie che decidono di vivere nel borgo e che hanno un reddito più basso. Non servono cifre astronomiche e sono sicuramente alla portata del nostro Comune. Abitare a Campiglia deve diventare un privilegio e non un sacrificio.
Solo così si può scongiurare la chiusura delle scuole, il vero problema è che manca la volontà di questa amministrazione di credere in Campiglia.
Comune dei Cittadini