Comune: prima la sagra della zonzella poi gli asili
Il punto è uno solo: in tempi di crisi nera e di mancanza di risorse le pubbliche amministrazioni e in particolare i comuni sono chiamati a scegliere quali servizi e azioni verso i cittadini sono prioritarie e perché. Il rischio che si corre, infatti, è quello di non essere capiti quando a fronte di svariate decine di migliaia di euro erogate ad associazioni varie presenti nel territorio per manifestazioni che vanno dalla sagra della zonzella, alla gita turistica sportiva, gli asili nido e i servizi alla persona in generale sono messi ogni giorno pesantemente in discussione, o con processi di privatizzazione ed esternalizzazione progressivi e inesorabili dei servizi stessi, o con aumenti o comunque conferme delle rette a carico delle famiglie sempre più in difficoltà economica.
Basti pensare che a Piombino nel 2012 le iscrizioni agli asili pubblici e privati presenti nel Comune sono crollate, tantoché ci sono posti ancora vuoti, a causa della crisi economica che attanaglia la città e le famiglie, ma le rette sono rimaste invariate. Nel comune di Campiglia nel 2011 l’asilo nido pubblico è stato sostanzialmente polverizzato a causa del blocco delle assunzioni nel quale il Comune è incappato per non aver rispettato il rapporto tra spesa di personale e spesa corrente con la conseguente impossibilità di ricoprire i posti vacanti anche con personale a tempo determinato. Per continuare a erogare il sevizio il Comune ha dovuto esternalizzare quasi tutto l’asilo a una cooperativa sociale che garantisce identica professionalità e qualità a costi inferiori, ma senza alcuna diminuzione delle rette per le famiglie che restano le più alte di tutta la Val di Cornia. Infine San Vincenzo, dove a fronte delle rette più basse forse della provincia di Livorno e una domanda in crescita, la capacità di investimento per il Comune nel settore è ferma per mancanza di risorse da destinare almeno all’ottimizzazione dei servizi esistenti.
La questione diventa davvero seria se, ai tagli drammatici che ci sono stati in questi anni in tutto il settore delle politiche sociali che va dall’handicap alla non autosufficienza, al sostegno alla povertà in generale fino ai servizi per la prima infanzia, si aggiunge la sottovalutazione del fenomeno in corso e della necessità di riorganizzare su basi più trasparenti e rispondenti a una progettualità e a un interesse realmente pubblico il sistema di erogazione delle risorse pubbliche comunali a istituti, enti e associazioni in generale.
(foto di Pino Bertelli)