Con RiMateria le cave non c’entrano niente
CAMPIGLIA 14 luglio 2016 — La vicenda di Rimateria rientra a pieno titolo tra i grandi temi di rilancio per il nostro territorio. Un tema che sottende alle grandi questioni della politica moderna quali: riciclo, riuso, sostenibilità, occupazione e nuovi modelli di sviluppo. Un banco di prova che richiede grande senso di responsabilità e che serve a misurare la capacità del nostro territorio nel rispondere alle grandi sfide che la modernità ci impone. La storia si scrive per capitoli e per aprirne uno nuovo è necessario chiuderne un altro. La vicenda ASIU e TAP è stata ampiamente dibattuta e sviscerata sia nelle sedi politiche che nelle pubbliche piazze, trovando ampi spazi nelle cronache locali dell’ultimo anno, una narrazione che appartiene ad un passato non troppo remoto ma che oggi si avvia inesorabilmente verso l’epilogo. La parola “fine” a quell’esperienza è stata scritta dalle stesse amministrazioni che hanno governato quel progetto tenendo di conto, come sempre, dei soldi pubblici investiti fino a quel momento, della qualità dei servizi, dal loro costo e delle possibilità che la legge prevedeva, cercando di mantenere un equilibrio tra la necessità di rinnovamento, la questione ambientale, le esigenze generali del territorio e la tenuta occupazionale di quell’azienda.
Oggi stiamo percorrendo una nuova strada, un percorso difficile che impone nuovamente a chi governa una forte assunzione di responsabilità e una chiarezza d’intenti che dovranno essere la base di un nuovo sviluppo. La delibera sul processo di razionalizzazione di ASIU e di RIMATERIA presentata all’ultimo Consiglio Comunale di Campiglia Marittima non è stata compresa dalle nostre minoranze ‑oppure non è stata sufficientemente approfondita- . Il tema dell’atto infatti non erano le attività estrattive, come indicato confusamente dal CdC sulla stampa, tantomeno la trattazione specifica di ciò che dovrà essere RiMateria, così come da motivazione sul voto contrario da parte deil M5S. Questo oltre a far ragionare gli elettori sulle capacità interpretative dei propri rappresentanti e sulla visione di futuro che propongono ai propri elettori senza averne un’idea, dovrebbe servire a far ragionare la collettività sul senso politico vero della questione dibattuta — e non compresa — in Consiglio comunale che era la presenza o meno del pubblico in una società che ha come interesse “quello del trattamento e smaltimento dei rifiuti speciali, provenienti dal territorio”. Ci resta strano comprendere il voto contrario delle opposizioni che trovandosi in casa un tema come questo votano contrario senza rendersi nemmeno conto che su altri territori e per le stesse identiche questioni, sono loro stessi a strapparsi le vesti per la salvaguardia del territorio, per lo sviluppo sostenibile e per la partecipazione TOTALE del pubblico nelle aziende partecipate. Ci auguriamo che, passata la confusione iniziale da parte delle nostre opposizioni, dovuta all’approfondimento di temi complessi come quello del passaggio di ASIU e TAP verso RIMATERIA, si possa avere un confronto sereno e alla pari sulle questioni che davvero possano portare miglioramenti e benefici alle nostre comunità. Rinnoviamo pertanto l’impegno all’approfondimento e al confronto perchè per fare una politica seria, che è l’unica possibile, abbiamo bisogno che certe questioni siano trattate per ciò che sono: occasioni imperdibili che non possono essere travisate, più o meno volontariamente, per motivi di mero consenso.
UFFICIO STAMPA COMUNE DI CAMPIGLIA