Concordia, decide la Conferenza dei servizi

ROMA 17 mag­gio 2014 — Il bal­let­to sul­la des­ti­nazione del­la Con­cor­dia almeno in teo­ria è anco­ra vivo; invece quel­lo sulle com­pe­ten­ze per il via lib­era ver­so l’ul­ti­mo por­to del relit­to è giun­to final­mente all’epilogo. E’ sta­to il Gov­er­no ad adottare un atto per­en­to­rio e a sgom­brare il cam­po da ogni ulte­ri­ore ipote­si e da altre even­tu­ali pretese. A decidere sul prog­et­to di rimozione del relit­to sarà una Con­feren­za dei servizi, ovvero un organ­is­mo che vedrà sedu­to intorno allo stes­so tavo­lo, ogni sogget­to pub­bli­co  che ha avu­to o che ha a che fare con la sto­ria del naufra­gio. A guidare l’organismo sarà il Com­mis­sario stra­or­di­nario all’emergenza Con­cor­dia, Fran­co Gabriel­li, l’uomo che fino­ra si è guadag­na­to più di un con­sen­so alla gui­da del­la Pro­tezione civile e, nel­la fat­tispecie, del­la vicen­da del Giglio. Gabriel­li dovrà con­vo­care e coor­dinare la Con­feren­za alla quale spet­ter­an­no due com­pi­ti essen­ziali: quel­lo di approvare il  prog­et­to che l’armatore dovrà pre­sentare a breve per rimuo­vere e trasferire la car­cas­sa del­la nave e, suc­ces­si­va­mente, quel­lo di rilas­cia­re ogni tipo di autor­iz­zazione per le attiv­ità che saran­no messe in cam­po fino all’allontanamento del­la nave dal Giglio. All’Osservatorio ambi­en­tale pre­siedu­to da Maria Sar­gen­ti­ni spet­terà l’onere di fornire la doc­u­men­tazione tec­ni­ca per le suc­ces­sive scelte del­la Con­feren­za. La respon­s­abil­ità di Gabriel­li sarà diret­ta ver­so la pres­i­den­za del Con­siglio dei min­istri a cui dovrà far per­venire ogni defin­i­ti­va deci­sione entro il ter­mine ulti­mo del 16 giug­no. Una data per­en­to­ria al pun­to che, se dovesse saltare per diver­gen­ze all’interno del­la Con­feren­za, sarebbe lo stes­so Con­siglio dei Min­istri a delib­er­are e quin­di a scegliere, nell’esercizio del pro­prio potere sos­ti­tu­ti­vo, entro i suc­ces­sivi sette giorni. Al mas­si­mo quin­di entro il 23 giug­no. L’iter mes­so a pun­to dal­la delib­era gov­er­na­ti­va non è nuo­vo ed anzi, sec­on­do una log­i­ca strin­gente, riper­corre quan­to è già sta­to mes­so in essere nel 2012 al momen­to dell’approvazione del prog­et­to per l’emergenza Con­cor­dia al Giglio. Non sfugge invece il sig­ni­fi­ca­to dell’atto che, definen­do pun­tual­mente i tem­pi  e l’ter per autor­iz­zare la scelta del por­to di des­ti­nazione del relit­to, pone in for­tis­si­ma crisi quelle strut­ture che a metà giug­no non potran­no assi­cu­rare di possedere le carat­ter­is­tiche nec­es­sarie ad ospitare e sman­tel­lare un bestione come la Con­cor­dia. Anche se la deci­sione sul per­cor­so per le autor­iz­zazioni entro il 15 giug­no non deter­mi­na nes­suna indi­cazione sul­la effet­ti­va data di rimozione del relit­to dall’isola, si fa comunque più stra­da l’ipotesi di un’attività del genere a set­tem­bre.

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