La Concordia non viene, il porto è un’incognita
CAMPIGLIA 1 luglio 2014 — Con la decisione del Consiglio dei ministri si è conclusa l’illusione Concordia a Piombino coltivata per due anni dagli amministratori locali e regionali. Una vicenda politica che ha assunto sin dai primi giorni dell’annuncio: “costruire in 10 mesi una bacino di carenaggio e una banchina capaci di accogliere la nave” i termini dell’impresa impossibile, nonostante ciò i politici locali hanno continuato a sostenere l’utilità, l’urgenza e la fattibilità dell’opera spacciandola come soluzione salvifica per la città e il territorio.
Dopo la decisone di portare la Concordia a Genova ciò che rimane è un’opera ancora da terminare che costerà ben oltre 100 milioni di euro ai contribuenti e che nessuno, al momento, sa dire a cosa servirà. Intanto, grazie alla scelta di far realizzare quelle opere con procedure d’emergenza (le stesse che si applicano alle calamità naturali), sulle strade locali continua il traffico di oltre 400 Tir al giorno dalle cave di Campiglia al porto di Piombino con ritmi forsennati quanto inutili e rischiosi. Le colline campigliesi hanno subito l’ennesimo assalto, mentre i rifiuti industriali restano al loro posto, nonostante sia stato costruito con soldi pubblici un impianto (TAP) che doveva trattarli e riusarli per opere infrastrutturali.
La cosa ancora più grave è che da due anni le speranze di uscire dalla crisi sono state affidate ad un progetto che non ha mai avuto basi per la sua concreta fattibilità e i fatti lo dimostrano. Non si è discusso più di nulla. Nessun progetto è stato elaborato per l’agricoltura, per il turismo, per la piccola e media impresa. Tutto è ruotato intorno al presunto affare della Concordia e sono stati persi anni preziosi per il futuro di questi territori.
La lista Comune dei Cittadini organizza un’assemblea pubblica venerdi 4 luglio alle ore 21 ZTL Venturina per ripercorrere la vicenda e darne un definitivo giudizio politico.
Comune dei Cittadini