Concordia, Orlando vuole iniziare da Palermo

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PALERMO 22 mar­zo 2014 - Il sin­da­co di Paler­mo Leolu­ca Orlan­do si è rifat­to vivo per la  can­di­datu­ra sicil­iana nel busi­ness del­la demolizione del­la Con­cor­dia. La Sicil­ia, del resto, ha sem­pre fat­to quadra­to alline­an­do una schiera­men­to  trasver­sale (Pd ren­ziano e non, grilli­ni, Nuo­vo cen­tro destra ed altri in ordine spar­so) per con­quistare il relit­to. Quel­lo che carat­ter­iz­za il nuo­vo inter­ven­to di Orlan­do è una diver­sa posizione nei riguar­di dei lavori di sman­tel­la­men­to del­la nave.  Il pri­mo cit­tadi­no ha sem­pre con­cepi­to un’opera com­p­lessi­va per le demolizione del­la Con­cor­dia. Nel­la sua ulti­ma ester­nazione ha invece accu­rata­mente usato una frase che las­cia pen­sare. Orlan­do infat­ti ha det­to: “Oggi i cantieri navali del­la cit­tà sono l’u­ni­ca strut­tura in gra­do di avviare imme­di­ata­mente la fase di sman­tel­la­men­to del relit­to”.  Quin­di – si badi bene – non più un lavoro totale ma solo la fase di “avvi­a­men­to alla demolizione”. Una cosa diver­sa che, per­al­tro, tro­va riscon­tro nel dossier che Fin­cantieri ha reso noto nel­lo autun­no. In esso l’azienda pun­tu­al­iz­zò la pro­pria disponi­bil­ità ad accogliere la Con­cor­dia solo per attiv­ità con­nesse al dis­in­quina­men­to ed alla mes­sa in sicurez­za. Quin­di una fase iniziale las­cian­do il resto a “cantieri mediter­ranei spe­cial­iz­za­ti in demolizione delle navi”, per l’esattezza por­ti stranieri dal momen­to che “in Italia non ne esistono di adeguati”. Morale: la demolizione del­la Con­cor­dia, nel­la ver­sione sicil­iana, potrebbe essere così inter­pre­ta­ta: si inizia a Paler­mo e poi si pro­cede altrove fuori dell’Italia. Una ipote­si non pere­g­ri­na che potrebbe valere non solo per il capolu­o­go sicil­iano ma anche per altri por­ti. Per esem­pio per Gen­o­va-Voltri, uno sca­lo marit­ti­mo anche fisi­ca­mente vici­no alla Cos­ta crociere.

 

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