Concordia: si farà in tempo?
PIOMBINO 25 settembre 2013 — Bene ha fatto il Sindaco di Piombino Anselmi a puntualizzare di non ballare sui morti riguardo alla destinazione finale della Costa Concordia. Già mesi fa provai anch’io a far presente che il primo pensiero, per esempio, sarebbe dovuto andare, proprio in omaggio a quelle vittime, a prevenire simili situazioni pericolose migliorando (mi scuso per l’ignoranza dei miei termini) ad esempio la rete radar della nostra costa.
A questo proposito mi viene subito da chiedere:
ce la farà il nostro porto anche se ampliato come da PRG (transatlantici dismessi + mega yacht) a digerire un traffico così potenzialmente importante? E tutto questo quanto snaturerà la meravigliosa Costa Est ?
Sono costretto a fare un paragone con un evento avvenuto in questi giorni nella nostra città. Sabato 21 Settembre 2013 si è creata l’ennesima fila di automobili stavolta, apparentemente, per la tappa del giro ciclistico della Costa degli Etruschi. Secondo me questa non ha creato problemi esagerati; nulla poté quello in confronto al classico tamponamento a tre avvenuto nel solito imbuto del Gagno poco dopo il passaggio dei ciclisti. Mi sa che servirebbe semplicemente uno straccio di stradello alternativo al Gagno e lì mi viene il dubbio atroce che il Sistema Italia ha davvero mille contraddizioni se riesce a raddrizzare un transatlantico e non riesce … in mille altre cose.
Tornando alla Concordia direi che è abbastanza normale, specie di questi tempi, la gara a candidarsi per il lavoro di smantellamento della Concordia che comunque spero finisca il prima possibile per una figura più decorosa nei confronti del mondo e per un rispetto maggiore di un’autorità che dovrebbe rappresentare il bene della nazione: il Governo.
E’ ovvio che se il Porto di Piombino avesse già avviato il suo ampliamento in tempi meno emergenziali ora la sua candidatura sarebbe stata meno discutibile ma faccio presente che questo territorio (direi strategico) aspetta ormai da decenni la risoluzione di alcuni problemi elementari e basilari tra cui il collegamento viario apposito con le nostre banchine e, purtroppo, speriamo che nel prospettato contesto del polo dismissione transatlantici si dica la parola fine anche a questa questione.
Riusciremo ad essere pronti in tempo? Dipende, semplificando e generalizzando, ma per me è così, di nuovo, dal Sistema Italia.
Se questo benedetto paese capisce che è comunque chiamato a gestire un’emergenza e che dobbiamo, di fronte al mondo, fare un lavoro a regola d’arte forse ce la facciamo. Sarà comunque un miracolo.
E qui scendo, ritornandoci, nel mio modesto ambito: il Gagno (e dintorni).
Guerrieri, Presidente dell’Autorità Portuale, ha dichiarato che sono pronti a fare anche 3 turni di lavoro di 8 ore ciascuno pur di essere pronti nei tempi stabiliti. Questo vuol dire che di notte, probabilmente, nella zona dove abito il limite di rumore, già sopra i decibel consentiti, andrà ancora ad aumentare.
E qui la Concordia deve essere per tutti: ci sta che sentendo gli abitanti di questa zona ci sia la disponibilità a fare questo sacrificio; mi chiedo però se nell’occasione non si possa migliorare la vivibilità di queste frazioni con altri interventi.
Con il punto fermo che, poi, comunque, il rumore deve tornare ai livelli precedenti se non meno.
Enrico Nannini