Concordia, siderurgia e territorio tra Clini e Passera
La Pasqua ci ha portato qualche notizia in più sullo smantellamento della Costa Concordia, sulla crisi della zona di Piombino e sulle diverse visioni che in proposito hanno i due ministri Clini e Passera. Ci voleva Il Sole 24 Ore per fare un po’ di chiarezza nel guazzabuglio di annunci, prima dati come verità assolute poi smentiti poi ridati ma ridimensionati, che hanno imperversato per mesi creando una situazione di assoluta incomprensione, tanto più irresponsabile quanto più gravi sono i problemi dei cittadini. E quanto sono gravi ognuno lo sa bene. Il Sole 24 Ore affronta il tema del decreto legge, portato fuori sacco dal Ministro Clini, che il Consiglio dei Ministri avrebbe dovuto approvare spiegando che si tratta di un problema politico relativo a due visioni diverse tra Ministero dell’ ambiente e Ministero dello sviluppo economico con queste parole: «… Altro nodo da sciogliere con un decreto è la destinazione del relitto del Costa Concordia per lo smantellamento. Il decreto non è uscito dall’ ultimo Consiglio perché non è stato sciolto il nodo delle risorse stanziate per l’operazione. Da una parte il ministro Corrado Clini aveva indicato nel suo schema di decreto legge la scelta dello smantellamento del relitto secondo il rispetto degli standard e del regolamento europei e la bonifica ambientale dell’area del porto toscano di Piombino. Dall’altra parte c’è la proposta del ministro dello Sviluppo Economico che punta alla riqualificazione industriale e occupazionale dell’intera area siderurgica che ruota intorno al porto di Piombino. Si vedrà nei prossimi giorni quale soluzione verrà adottata.…».
Vedremo ma nel frattempo non sarebbe male che le istituzioni locali ed in particolare il comune di Piombino e l’autorità portuale di Piombino, che non potevano e non possono non sapere, rendessero note le loro posizioni.