Concordia: trenta milioni per il Vanguard
PIOMBINO 10 ottobre 2013 - La Costa Crociere ha annunciato di aver raggiunto un accordo da 30 milioni dollari con la società olandese Dockwise “per assicurare la disponibilità del Dockwise Vanguard come una delle possibili opzioni per la rimozione del relitto della Concordia dal Giglio, una volta che la nave sarà rigalleggiata nel 2014”. L’opzione noleggio per 30 milioni di dollari è valida fino a metà 2014, oltre la Costa dovrà pagare un forte penale.
La notizia appare in forma ufficiale sia nel sito della Costa Crociere che in quello del gruppo Royal Boskalis Westminster (www.boskalis.com) proprietaria della nave semisommergibile, la più grande del mondo, usata per sollevare e trasportare carichi molto pesanti in modo sicuro e asciutto.
La Dockwise Vanguard è in grado di caricare altri mezzi navali e fungere da bacino galleggiante. Ha un ponte di coperta aperto esteso per tutta la sua lunghezza da poppa a prua che misura 275 metri per 70 metri, che consente alla nave di trasportare carichi più ampi delle dimensioni del proprio ponte. Quando i sistemi di zavorra sono riempiti di acqua, il ponte della Dockwise Vanguard si immerge sotto il livello del mare, consentendole di gestire carichi con un pescaggio profondo. Una volta che la Dockwise Vanguard è semi-sommersa, il relitto rigalleggiato della Concordia potrebbe quindi essere portato in posizione sul ponte e, con lo svuotamento del sistema di zavorre, l’intera nave – compresa la Concordia – riemergerebbe sopra il livello del mare consentendo un trasporto sicuro e veloce. Qui di seguito potete vedere un’animazione sul possibile recupero della Concordia con il Vanguard. Il video è tratto dal sito della Boskalis.
Nel suo comunicato stampa la Costa indica che “il porto di destinazione del relitto della Concordia non è ancora deciso, ma che la Dockwise Vanguard può rappresentare un’alternativa al traino tradizionale. Può anche offrire vantaggi per lo scarico del relitto. Una volta, infatti,che il porto di destinazione è raggiunto, la Dockwise Vanguard offre due possibili metodi di scarico della Concordia: “float off”, che significa che il relitto viene rimesso in acqua in una situazione di galleggiamento, o “skid off”, che prevede il trasferimento della Concordia direttamente dalla Dockwise Vanguard ad un molo o piazzale”.
In una sua dichiarazione l’ingegner Franco Porcellacchia, responsabile del progetto di rimozione della Concordia per Costa Crociere, ha confermato che “l’obiettivo di Costa è di rimuovere il relitto dal Giglio nel modo più sicuro e rapido e per questo abbiamo sempre preso in considerazione tutte le possibili alternative e le migliori tecnologie disponibili”.
Se da un lato non esiste ancora nessuna decisione ufficiale circa il porto di destinazione del relitto, dall’altro la notizia del Vanguard non indirizza certo verso la scelta di Piombino. Il porto della Val di Cornia, più vicino di ogni altro al Giglio, può essere preso in considerazione, una volta concluse le ingenti opere di adeguamento, soprattutto in ragione del breve tratto di mare da compiere con la nave al traino. Con la nuova tecnologia di trasporto viene di fatto superata l’opzione-traino e quindi si apre la possibilità di far percorrere al relitto, in completa e forse maggiore sicurezza, anche il lungo viaggio verso porti che già oggi sono meglio attrezzati di Piombino e che già hanno avanzato le loro candidature per ospitare la Concordia.
Essendo il relitto ormai un rifiuto, l’ultima parola sulla destinazione della nave resta, come è stato più volte ribadito, alla Regione Toscana che da sempre punta su Piombino. Di fronte ai maggiori rischi del traino rispetto al Vanguard, pagato peraltro dalla Costa, e alle difficoltà di concludere in tempi utili i lavori al porto di Piombino, potrebbe essere davvero difficoltoso per la Regione opporsi a destinazioni diverse da quella del porto toscano.