Congresso Pd per pochi intimi
PIOMBINO 21 gennaio 2019 – Le dichiarazioni si possono interpretare, i numeri no. E i numeri sono implacabili. Alle urne nei congressi dei circoli del Pd hanno votato in 625 in tutto il comprensorio della Val di Cornia. Il 3 aprile 2017 per le primarie nazionali del partito, poco meno di due anni fa, erano stati il doppio (1.472) ad esprimersi nel confronto tra Matteo Renzi e Andrea Orlando. Il paragone è chiaramente solo indicativo ma non va sottovalutato. Non si è salvata Piombino, non Campiglia e neanche San Vincenzo, Suvereto e Sassetta. Il flop è stato globale e, per usare un termine di moda oggi, “molto plurale”. Ci sono stati circoli storici a Piombino, come quelli del Cotone e delle Fabbriche dove la flessione ha assunto livelli preoccupanti.
La sezione del segretario di federazione Massimiliano Roventini dal 2017 al 2019 è passata da 321 delle primarie a 98 votanti degli iscritti in congresso. La roccaforte renziana di Suvereto è crollata dal record di 96 del 2017 ad appena 35 in congresso. Si sono pronunciati appena in otto all’assise (si fa per dire) di Cafaggio dove una volta il vecchio Pci era costretto a regalare ai socialisti un seggio nel consiglio di quartiere per evitare un poco democratico cappotto.
In queste condizioni parlare di vittorie e di sconfitte ha perfino poco senso. Il successo è andato al gruppo che sostiene Nicola Zingaretti con 324 voti contro i 214 del duo Roberto Giachetti-Anna Ascani e i miseri 87 di Maurizio Martina che ha tagliato per primo il traguardo solo a San Vincenzo.Per quel che vale si potrà dire che quelli che si pensavano in minoranza sono risultati vincitori. Ovvero i sostenitori di Zingaretti, usciti allo scoperto in antagonismo ai cosiddetti Anselmiani, oggi possono rivendicare un proprio primato tra i tesserati se, come hanno dichiarato al Tirreno,: “L’area del partito fedele all’ex sindaco di Firenze e che in Val di Cornia esprime autorevoli esponenti come il consigliere regionale Anselmi, amministratori e tante parte del gruppo dirigente della federazione Pd, è oggi in minoranza almeno tra gli iscritti , in attesa del voto delle primarie il 3 marzo”.
Di certo non si può negare che il potente esercito renziano si sia questa volta sfaldato in più circoli nel sostegno a Giachetti e alla Ascani. Appena quattro i successi nelle 11 sezioni del Comprensorio. Con debacle in alcuni importanti circoli schierati con Renzi fino a poco tempo fa (vedi la sezione “Amendola” di Salivoli) e il già citato caso sanvincenzino dove un circolo schierato due anni fa con l’ex sindaco di Firenze, si segnala oggi come realtà anomala nell’isolato sostegno a Martina.