Il coniglio si sveglia tutto sudato e ruggisce

· Inserito in Lavoro e lavori, Lettere
pervenuta in redazione

PIOMBINO 1 feb­braio 2017 — In vista del­la inizia­ti­va dei sin­da­cati, che han­no final­mente indet­to per il 2 feb­braio una mobil­i­tazione (anche se in for­ma­to ridot­to, guardan­dosi bene dall’ unifi­care le lotte di Afer­pi, Coop , Mag­o­na e di tutte le aziende in crisi) c’è chi si agi­ta e, temen­do di finire nel miri­no dei lavo­ra­tori arrab­biati, cer­ca di trav­e­s­tir­si e mis­chiar­si tra loro, mag­a­ri ten­tan­do di pren­dere la tes­ta del cor­teo.
Appren­di­amo dal­la stam­pa, con un cer­to stu­pore, del­la usci­ta del seg­re­tario del­la locale Fed­er­azione del PD, Vale­rio Fabi­ani, che così avrebbe tuona­to: “ La pazien­za è fini­ta da un pez­zo. Rebrab pas­si ai fat­ti con­creti, non può con­tin­uare a far pre­cip­itare nell’ incertez­za una comu­nità intera ….. Por­ti al min­istro Cal­en­da il piano indus­tri­ale con rel­a­ti­vo piano finanziario e ci con­sen­ta di val­utare e di decidere”.
Dopo due anni di incen­sa­men­to del “Mod­el­lo Piom­bi­no” e del “Piano Cevi­tal” qual­cuno si accorge che il Piano, sem­plice­mente, non c’è? Dopo due anni di gio­co a nascondi­no c’è anco­ra chi rin­corre Rebrab, speran­do che mag­a­ri nell’ incon­tro ven­ti­la­to da Cal­en­da per la set­ti­mana prossi­ma tiri fuori l’ asso (o, meglio, l’ asseg­no) dal­la man­i­ca e per questo ridi­ven­ti improvvisa­mente cred­i­bile? Dopo due anni in cui il Par­ti­to (la P maius­co­la è un immer­i­ta­to lasc­i­to ered­i­tario) ha imped­i­to con ogni mez­zo che operai e cit­ta­di­ni si mobil­i­tassero per imporre il caso Piom­bi­no alla atten­zione dei media nazion­ali, inti­moren­do e insul­tan­do chi osa­va agi­tar­si più del con­sen­ti­to (i famosi gufi!), il capo dei pom­pieri dà fuori di tes­ta e vuole appic­care il fuo­co? No, è sicu­ra­mente una bat­tuta, frut­to del­la prover­biale e bril­lante propen­sione del gio­vane diri­gente all’ autoiro­nia! Oppure una frase scon­nes­sa, di quelle che si bal­bet­tano nei bruschi risveg­li!
Dicono che fos­sero pre­sen­ti all’ incon­tro Mas­si­mo Giu­liani, Gian­ni Ansel­mi, Sil­via Velo. Pec­ca­to. Ci fos­sero sta­ti anche Enri­co Rossi e Mat­teo Ren­zi avre­mo vis­to l’ intero “filot­to” dei respon­s­abili PD, che han­no volu­to cat­a­pultare Rebrab a Piom­bi­no in un momen­to in cui face­va molto como­do, dan­do­lo in pas­to a chi, per dis­per­azione, dove­va cred­er­ci e con la com­plic­ità dei sin­da­cati con­fed­er­ali. Ora la cit­tà è ridot­ta allo stremo, sot­to il ricat­to di uno squa­lo astu­to (che prob­a­bil­mente farà pagar cara la sua usci­ta dal­la sce­na siderur­gi­ca ma che non mollerà la pre­sa sul por­to) che nel­la sua vita di conigli ne ha divo­rati di ben più grossi di quel­li nos­trani.
Agli illus­tri per­son­ag­gi del “filot­to” ricor­diamo le parole del Poeta:
ANCHE SE VI CREDETE ASSOLTI, SIETE LO STESSO COINVOLTI !”
Bene, sor­ridi­amo alle bat­tute ironiche, “scur­dammece ‘o pas­sate” (anche con l’ aiu­to di qualche dimis­sione) e, come umili ter­re­mo­tati, met­ti­amo­ci a lavo­rare sodo per sgom­brare le mac­erie, recu­per­are gli anni per­du­ti e ricostru­ire la cit­tà! Mag­a­ri insieme a quegli illus­tri per­son­ag­gi, ma spogliati dei loro “gra­di”, in veste di sem­pli­ci lavo­ra­tori che han­no appe­na per­so il pos­to.

Coor­di­na­men­to Art. 1 – Camp­ing CIG

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