Consigli di quartiere: ecco cosa succederà

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pervenuta in redazione

PIOMBINO 13 feb­braio 2016 — Nel­la gior­na­ta di ieri il TAR del­la Toscana si è pro­nun­ci­a­to sul nos­tro ricor­so in mer­i­to alla vicen­da dei quartieri, accoglien­do pien­amente le moti­vazioni dei ricor­ren­ti, come già era avvenu­to l’anno scor­so in occa­sione del pri­mo ricor­so. All’epoca il TAR annul­lò la delib­era con la quale, attra­ver­so un’”interpretazione aut­en­ti­ca” del Seg­re­tario Gen­erale, la mag­gio­ran­za ave­va nom­i­na­to nei con­sigli i rap­p­re­sen­tan­ti del Pd che però, come sta­bil­i­to dal rego­la­men­to, ave­vano per­so tale dirit­to in segui­to ai ben noti ritar­di nel­la con­seg­na dei nom­i­na­tivi. Per effet­to del­la pri­ma sen­ten­za fu pre­sen­ta­ta in Con­siglio la nuo­va delib­era che vede­va esclusi i nom­i­nati del Pd, ma lo stes­so Pd ( Sin­da­co, Spir­i­to Libero, Sin­is­tra per Piom­bi­no ed il con­sigliere Bel­monte del Pd si asten­nero), sco­pri­amo ora in maniera non legit­ti­ma, si rifi­utò di rat­i­fi­care le nomine nonos­tante fos­se una sen­ten­za di un tri­bunale a san­cire ciò che dove­va essere fat­to. Per questo tor­nam­mo alle vie legali. La man­ca­ta rat­i­fi­ca dei con­sigli di quartiere non tro­va moti­vazione ammin­is­tra­ti­va­mente val­i­da, questo dice in sostan­za la sec­on­da sen­ten­za. I con­sigli di quartiere DEVONO essere rat­i­fi­cati. Ci aspet­ti­amo quin­di già nel prossi­mo con­siglio comu­nale che la mag­gio­ran­za ottem­peri a quan­to sta­bil­i­to facen­dosene final­mente una ragione: le sen­ten­ze van­no rispet­tate. Ricor­diamo che tutte le spese legali che abbi­amo sostenu­to per i due pro­ced­i­men­ti legali sono state aut­o­fi­nanzi­ate dagli attivisti e dai cit­ta­di­ni che, appog­gian­do ques­ta battaglia di democrazia, han­no con­tribuito con pic­cole offerte a met­tere insieme il denaro nec­es­sario. Al con­trario, l’am­min­is­trazione e il Par­ti­to demo­c­ra­ti­co han­no uti­liz­za­to per ben due volte risorse pub­bliche per difend­er­si e dovran­no, sem­pre sec­on­do la sen­ten­za, rim­bor­sare le spese legali sti­mate dal giu­dice in cir­ca € 5000. Ringrazi­amo i cit­ta­di­ni che ci han­no sin qui sostenu­to e li invi­ti­amo a rimanere aggior­nati sui prossi­mi pas­sag­gi isti­tuzion­ali, ai quali chieder­e­mo di pre­sen­ziare numerosi per man­i­festare, ora come non mai, che con la per­se­ver­an­za e la con­di­vi­sione i risul­tati pri­ma o poi arrivano. Rib­a­di­amo anco­ra una vol­ta la sper­an­za che l’iter isti­tuzionale sia final­mente com­pi­u­to nei tem­pi più bre­vi pos­si­bili, in modo da con­sen­tire ai piom­bi­ne­si di riap­pro­pri­ar­si di un dirit­to fin trop­po a lun­go nega­to dal Pd: quel­lo di parte­ci­pare alla vita del pro­prio Comune ed incidere nelle scelte attra­ver­so i quartieri.

MoVi­men­to 5 Stelle Piom­bi­no

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