Continuare a credere a Babbo Natale Rebrab?

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pervenuta in redazione

PIOMBINO 3 agos­to 2016 — Nel­la cronaca di oggi si evi­den­zia la “let­tera aper­ta alla cit­tà” invi­a­ta da Afer­pi. È sostanzial­mente divisa in tre par­ti:

  • La pri­ma (doverosa!) è un ringrazi­a­men­to a chi, sul­la base del nul­la, si prodi­ga per trovare i sol­di che Bab­bo Natale non ha (Gov­er­no, Regione…);
  • La sec­on­da è, appun­to, il NULLA ASSOLUTO E TOTALE. NULLA su reper­i­men­to di finanzi­a­men­ti per il cir­colante; NULLA sui finanzi­a­men­ti per gli inves­ti­men­ti (Pro­fu­mo chiede incon­tri alle banche: sai la novità…); NULLA sul piano che teori­ca­mente dovrebbe essere adot­ta­to; su come ono­rare l’impegno di rias­sor­bire i cass­in­te­grati NULLA è sta­to det­to;
  • La terza parte, infine, è una geremi­ade con­tro col­oro che vogliono far credere che Bab­bo Natale non esiste! Qui si toc­ca vera­mente il fon­do: Cevi­tal e Afer­pi, che mod­i­f­i­cano piani azien­dali e mas­ter­plan di nascos­to, che si sono sem­pre rifi­u­tati di rispon­dere, anche indi­ret­ta­mente, alle nos­tre ques­tioni e a quelle di altri mag­gior­mente qual­i­fi­cati di noi sul piano tec­ni­co, par­lano oggi di “meto­do di lavoro adot­ta­to per il rilan­cio di Piom­bi­no (…) fonda­to sul dial­o­go, sul con­fron­to, sul­la trasparen­za e anche sulle critiche costrut­tive”.

Ma ci fac­ciano il piacere! Come direbbe Totò. Questo comu­ni­ca­to dimostra la pau­ra che la man­i­fes­tazione indet­ta per il 4 agos­to, seg­no di una recu­per­a­ta pre­sa di coscien­za dei lavo­ra­tori, provo­ca in Afer­pi e Cevi­tal. Dimostra che il ten­ta­ti­vo è quel­lo di far­si “cavare le castagne dal fuo­co” dal Gov­er­no e dalle isti­tuzioni region­ali e locali. Con­di­vidi­amo il com­men­to del­la redazione del Tir­reno, a fir­ma Gui­do Fior­i­ni (tranne dove accoglie “con grande favore” le ras­si­cu­razioni di Rossi: noi non ci cre­di­amo più da oltre un anno): comunque vada a finire la vicen­da Cevi­tal, è indis­pens­abile preparare un piano di svilup­po che lui chia­ma Piano B e noi prefe­ri­amo definire Piano aggiun­ti­vo per uno svilup­po del ter­ri­to­rio basato sulle sue speci­ficità vocazion­ali.

Coor­di­na­men­to ART.1 — Camp­ing CIG

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