Tra contraddizioni le scelte stategiche languono
PIOMBINO 6 luglio 2017 — Continua la produzione di comunicati sull’approvazione dell’addendum al contratto di vendita della Lucchini a Cevital/Aferpi/Piombino Logistics l’uno in contraddizione rispetto all’altro e spesso in contraddizione con precedenti annunci. basta la lettura dei tre comunicati sottostanti della Regione Toscana, del Comune di Piombini e delle organizzazioni sindacali a proposito, tra l’altro,
- del pagamento dell’ “ammortizzatore” per i dipendenti Aferpi e Piombino o Logistoics, una volta dato per scontato col pagamento da parte dell’ines, una volta dato per scontato col pagamento da parte dell’azienda, una volta rivendicato in pagamento da parte di quest’ultima,
- del finanziamento della 398 da Montegemoli al Bagno già data per finanziata per una somma pari a 50 milioni ed oggi rivendicato non essendoci.
Ma non si può non notare la differenza principale. Finalmente il presidente della Regione Toscana sembra aver capito che qualcosa non funzione, tanto da fargli dire: «Sono troppe le scelte strategiche che languono. Pur apprezzando il lavoro fatto per l’addendum, credo che complessivamente non ci sia la dovuta attenzione né per Aferpi né per la costa toscana». Il Comune di Piombino invece prosegue imperterrito nello snocciolare nuovi posti di lavoro scambiando intenzioni e annunci alla realtà vera, quella che si vede e quella che si capisce dalla lettura di progetti e finanziamenti annunciati. A parte poi gli annunci che spariscono e dei quali non si ha più notizia. Esattamente il contrario di ciò che dovrebbe fare per definizione una “cabina di regia” utile per monitorare e puntualmente informare i cittadini, non certo per annunciare.
La redazione
Regione Toscana
“Sono troppe le scelte strategiche che languono. Pur apprezzando il lavoro fatto per l’addendum, credo che complessivamente non ci sia la dovuta attenzione né per Aferpi né per la costa toscana. E senza una piattaforma unitaria e condivisa sulla quale tutte le forze toscane puntino di comune accordo, non riusciremo a cavarne le gambe”.
È questa la sintesi e l’appello finale che il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha rivolto ai partecipanti alla cabina di regia territoriale per la realizzazione dell’accordo di programma per Piombino, convocata stamattina presso la presidenza della Regione.
Il presidente ha ripercorso le principali questioni sul tappeto, a partire da quella dell’addendum al contratto del 2015 siglato pochi giorni fa tra Aferpi e il liquidatore. Rossi ha detto di non essere ancora in possesso del testo sottoscritto dalle parti e di volergli dedicare una riunione specifica non appena tutti avranno avuto l’opportunità di leggerlo.
Ha comunque ribadito il suo giudizio positivo sulle parti di cui ha avuto notizia perché permette di “fare punto e a capo” e dà prospettive ai lavoratori e date certe a cui far riferimento, augurandosi che le banche italiane concedano finalmente i finanziamenti attesi dall’imprenditore algerino Rebrab. Ha detto poi che la prossima settimana ha in programma una riunione in Regione con il Comune e Aferpi per esaminare il progetto aziendale di pulizia e disinquinamento delle aree.
“C’è poi – ha proseguito Enrico Rossi — la partita che stiamo giocando con Bruxelles – alla Commissione aiuti di stato. Vale 30 milioni di euro e forse riusciremo a sbloccarli visto che quello per la realizzazione del forno elettrico è un progetto prototipale”.
Quella con Fidi Toscana è invece una partita da 20 milioni di euro, che potrebbero contribuire ad accrescere il circolante a disposizione di Aferpi, che ha da poco annunciato lo sblocco di altri 50 milioni di euro destinati a questo scopo.
Vale invece 70 milioni di euro la questione bonifiche, che Regione e Comune hanno sbloccato. Ad ottobre si concluderà l’iter della variante e nel 2018 dovrebbero partire i lavori.
Appaiono buone le prospettive annunciate dalla Neri San Giorgio quanto al bacino di carenaggio, mentre Rossi ha detto di voler sollecitare fin dalla riunione di domani al Mise il ministero ad accelerare sullo smantellamento delle 20.000 tonnellate di navi militari.
Sempre domani il presidente chiederà se finalmente il Governo ha staccato l’assegno da 25 milioni di euro destinato a finanziare la cosiddetta bretella.
“Anche alla luce degli ultimi avvenimenti — questa la valutazione finale a conclusione delle riunioni dedicate oggi a Livorno e Piombino — resto più che mai convinto che anche per Piombino, come per l’intera costa toscana, serve una piattaforma unitaria e condivisa da tutti i soggetti in campo su cui tutti, ciascuno nel proprio ambito e secondo i propri ruoli e le proprie competenze, possa lavorare e premere per la sua realizzazione”.
Il presidente ha poi dato appuntamento a tutti i presenti per un nuovo incontro da tenersi nella seconda quindicina di luglio per fare il punto su tutte le questioni esaminate stamani, alle quali ha aggiunto l’annoso nodo della Tirrenica la cui realizzazione rappresenterebbe un punto di svolta per l’intera economia costiera.
Comune di Piombino
La riunione della cabina di regia territoriale dell’AdP di Piombino svoltasi il 5 luglio nella sede della presidenza della Regione Toscana, alla quale hanno partecipato il presidente Enrico Rossi, il consigliere Gianfranco Simoncini, l’assessore regionale Grieco, il presidente della seconda commissione della Regione Gianni Anselmi, il Comune di Piombino con il vicesindaco Stefano Ferrini, le associazioni di categoria e i sindacati, ha avuto lo scopo di fare il punto su alcune questioni strategiche relative all’accordo di programma. In particolare sono affrontati i temi relativi al monitoraggio del PRRI, il sostegno al reddito, alla formazione e all’occupazione dei lavoratori, il progetto industriale AFERP, gli insediamenti produttivi.
Rassicurazioni importanti sono arrivate sulle modalità di erogazione della cassa integrazione dei lavoratori Aferpi. Sulla base di un incontro con il ministero del lavoro, è stata garantita l’erogazione delle retribuzioni da parte di Inps nei tempi regolari in linea con le retribuzioni aziendali, senza rischio di ritardi.
Sempre sul fronte delle grandi imprese e di Aferpi, inoltre, la Regione è in grado di sbloccare con Fidi Toscana i 20 milioni messi a disposizioni come garanzia per il sostegno al finanziamento delle attività dell’azienda.
Gianni Anselmi ha poi specificato che il 19 luglio sarà convocata in Regione una commissione specifica, da lui presieduta, sul caso Aferpi.
Sui protocolli d’insediamento, una importante novità è che con il bando scaduto il 30 giugno scorso sono state presentate 5 domande da parte di nuove imprese, tra le quali General Electric. Attualmente è in corso l’istruttoria che dovrebbe concludersi entro metà luglio. Nel caso in cui la richiesta di finanziamenti superi le disponibilità del fondo da cui si attingono le risorse, c’è l’impegno della Regione a recuperare la somma necessaria dai 14 milioni che la Regione aveva stanziato per favorire l’insediamento di General Electric. Quest’ultima impresa, come ha confermato il presidente Rossi, dovrebbe partire nel 2019.
Sui 20 milioni di Invitalia su cui è pendente il ricorso di Creo, a seguito del rigetto dell’istanza di sospensiva da parte del Tar del 20 giugno scorso, Invitalia ha potuto erogare a Ecoline Tyre le risorse richieste per far partire il proprio progetto.
“Dall’incontro sono emerse importanti novità – ha detto Ferrini – come quella della partecipazione delle 5 aziende che hanno fatto richiesta di finanziamento. Ci auguriamo che la Regione riesca a recuperare le risorse necessarie per garantire a tutte e cinque una copertura finanziaria che consenta loro di insediarsi. La previsione occupazionale con queste nuove imprese è infatti di 106 nuovi lavoratori.”
RSU AFERPI – PIOMBINO LOGISTICS, FIM-FIOM-UILM-UGLM
Per quanto riguarda il tema specifico dell’ammortizzatore sociale e della sua erogazione, come annunciato all’assemblea del 30 giugno al rientro dell’incontro al Mise, sulla scorta delle affermazioni dei rappresentanti dei ministeri e dei loro tecnici, relative ad una chiara possibilità di anticipo salariale da parte aziendale, si è tenuto in data odierna l’incontro richiesto all’ azienda.
In questi giorni sono usciti vari comunicati dove l’azienda sostiene di non potere anticipare l’integrazione salariale attenendosi all’articolo 5 del Decreto Ministeriale 99553 dello scorso 23 Giugno.
Il sindacato ha ribadito la necessità che sia l’azienda ad anticipare il trattamento economico dell’ammortizzatore sociale.
In tal senso abbiamo evidenziato che il mancato anticipo da parte dell’azienda ed il conseguente pagamento da parte dell’INPS dell’integrazione salariale rischia di generare gravi problematiche e ripercussioni dirette verso i lavoratori.
FIM-FIOM-UILM-UGLM territoriali congiuntamente alle segreterie nazionali hanno immediatamente chiesto l’attivazione di un incontro, vista la disponibilità di una pronta convocazione manifestata dal ministero per un tavolo con tutti i soggetti aventi causa (ministero dello sviluppo economico, ministero del lavoro e azienda) utile a risolvere eventuali difficoltà che si fossero incontrate.
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