Contro la cava del Broccatello della Gherardesca
SAN VINCENZO 3 novembre 2014 — Il M5S San Vincenzo ha presentato una istanza all’Amministrazione Comunale di San Vincenzo in data 30 ottobre 2014, questa in relazione alla possibile riapertura della cava del Broccatello della Gherardesca nel Comune di Castagneto Carducci, ma confinante con il nostro Comune per soli 500mt circa presso San Carlo.
La società promotrice MDM Marmi di Maremma, ha fatto richiesta di uso delle strade vicinali che dovranno essere adattate a tale scopo, nello specifico delle Rozze dell’Acquaviva e strada vicinale del Verdello.
L’ istanza richiama l’articolazione a tutela dell’ambiente, del paesaggio, dell’identità turistica del nostro Paese, che si ritroverebbe ancora a convivere con un eccessivo transito di camion, con il conseguente inquinamento ambientale, devastazione del territorio, perdita di valore turistico e con la solita scelta a favore di pochi, ma a danno di molti.
Ad oggi, danni strutturali e pericoli sul nostro territorio sono stati evidenziati anche con l’opera di riempimento del porto di Piombino; deterioramento del manto stradale, inquinamento ambientale da NOx, pericoli che un tale transito di TIR comporta.
Inoltre, da un rapporto di Legambiente sull’attività estrattiva per l’anno 2014, si evince chiaramente come la crisi, stia mostrando tutti i suoi effetti anche nel settore delle attività estrattive. Questo rende ancora più assurdo aprire nuove cave quando altre già avviate, chiudono.
Come riportato nel nostro articolo precedente, presente sul nostro BLOG, non si comprende la convenienza nel perpetuare una politica di cementificazioni e distruzione dell’habitat, quando invece, dovremmo preservare i nostri luoghi in quanto attrazione turistica e bene comune dei nostri figli.
Riprendendo un recente rapporto di Legambiente; come conseguenza della contrazione degli investimenti nelle costruzioni si riducono il numero delle cave attive, i prelievi di sabbia e ghiaia , i consumi di cemento il numero dei cementifici e delle imprese attive. La crisi non può però essere una scusa per rinviare interventi indispensabili a cancellare finalmente condizioni di illegalità, di devastazione del territorio, di speculazione ai danni di beni comuni che caratterizzano larga parte delle Regioni italiane.
Guardando con attenzione ai cambiamenti che stanno avvenendo nel settore delle costruzioni si comprende come oggi vi siano tutte le condizioni per cambiare nella direzione di una innovazione ambientale, unica possibilità di uscita dalla crisi, creando più lavoro e un diverso rapporto con il territorio le comunità vicine. A tal proposito vorremmo ricordare una nostra proposta ( rivolta all’Amm.Comunale), sulla possibile riconversione in bio-architettura in relazione al problema Area Feste San Vincenzo, ma non solo, pubblicata sul nostro Blog.
( http://sanvincenzo5stelle.altervista.org/blog/area-feste-san-vincenzo-workshop-e-rinnovabili/ )
L’Italia continua, purtroppo, a detenere un vero e proprio primato di Continente dove con una media di oltre 432 chili di consumo pro capite di cemento per ogni cittadino a fronte di una media europea di 314, si aggiudica uno dei primi posti in questa classifica negativa.
L’italia, si conferma anche uno dei più attivi nel settore cave, dove troviamo ancora 5.592 aperte, mentre 16.045 sono quelle dismesse, ma questo nelle Regioni in cui esiste un monitoraggio.
A fronte di numeri così impressionanti i canoni di concessione pagati da chi cava sono a dir poco scandalosi. In media nelle Regioni italiane si paga il 3,5% del prezzo di vendita degli inerti.
Uno scenario preoccupante e ancor di più devastante. Ci chiediamo quanto ancora ci vorrà per invertire la rotta.
http://sanvincenzo5stelle.altervista.org/blog/istanza-cava-broccatello-della-gherardesca/
MoVimento5stelle San Vincenzo